Riforma dei rifiuti in Sicilia: nessun rinvio in Commissione

Riforma dei rifiuti in Sicilia: superato il primo step per la futura approvazione. Bocciata la proposta di rinvio avanzata dal Movimento 5 Stelle e Partito Democratico con 35 voti contrari e 27 a favore.

Il parlamentare regionale del PD Anthony Barbagallo si è espresso sulla questione ribadendo che: “questa riforma è contorta, non risolve i problemi del settore. Ci sono norme che sono fuori dal mondo. In commissione per il momento ogni volta che abbiamo esposto il nostro punto di vista è stata fatta prevalere la forza dei numeri“.

Il presidente della commissione Ambiente, Giusy Savarino, contraria a rimandare la riforma commenta: “Ci siamo confrontati a lungo su questo Disegno di Legge. Oggi abbiamo celebrato la ventinovesima seduta di commissione dedicata a questa riforma. Siamo stati disponibili a confrontarci su tutto, abbiamo lavorato seguendo le indicazioni del Governo nazionale, della Corte dei Conti e dell’Autorità Anticorruzione“.

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha sostenuto.

La riforma non è un vangelo, non è immutabile. Pensavo che il lungo esame in commissione fosse bastato a trovare una sintesi – prosegue -. Non è stato così, per questo mi ero permesso di invitare tutti i gruppi parlamentari a un confronto istituzionale che potesse essere preliminare al dibattito d’aula, per abbreviare i tempi. Questo Disegno di Legge si offre al confronto in aula con tutti i gruppi parlamentari. Sarà migliorato tutto quello che potrà essere migliorato. Non siamo affezionati a nessuna norma in particolare. Ci auguriamo che restino gli otto Ambiti di natura pubblica e la parte che tutela i lavoratori, sia gli operatori che gli amministrativi“.

Musumeci risponde anche alla domande in merito ai contenuti della riforma. “C’è da capire se vi è davvero la volontà di realizzare impianti pubblici in Sicilia, Noi vogliamo sottrarre la gestione dei rifiuti al controllo totale da parte dei privati. Questi ultimi devono poter lavorare ma sotto il costante controllo della Regione e con un adeguato bilanciamento con strutture pubbliche. La nostra volontà è quella di tagliare le unghie alla criminalità organizzata che, è stato dimostrato, ha forti interessi nel settore. È questo lo sfondo sul quale si costruisce la nostra riforma“.

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