Potrebbe presto conoscere nuovi ed importanti sviluppi la vicenda legata all’inchiesta “Treni del gol” che, nell’estate del 2015, determinò la retrocessione d’ufficio del Catania in Serie C. La società rossazzurra, infatti, pagò duramente il tentativo di frode, ammesso dall’allora presidente Antonino Pulvirenti, relativamente a cinque gare del campionato cadetto 2014/15. Secondo quanto riferito da Fanpage.it, infatti, ci sarebbe un nuovo procedimento, definibile come secondo filone dell’inchiesta principale, la cui fase preliminare sarebbe giunta al termine, che punterebbe le luci su numerose altre gare di Serie A, B e C, le quali sarebbero state “truccate” al fine di trarre lauti guadagni tramite un illecito sistema di scommesse. Tra gli undici indagati, oltre allo stesso Pulvirenti, ci sarebbero: Giovanni Luca Impellizzeri, Antonio Ricci e l’ex calciatore Christian Terlizzi.
Gli incontri finiti sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti sarebbero, sempre secondo quanto riferisce Fanpage, sarebbero i seguenti:
Serie A: Sampdoria-Chievo del 27 aprile 2014 (finita 2-1, con gol della Samp al 93° minuto); Catania-Atalanta (2-1, partita per la quale l’Atalanta aveva attivato le procedure di autotutela); Parma-Livorno (2-0); Napoli-Hellas Verona (5-1); Udinese-Sampdoria (3-3). Tutti match giocati tra il 17 e il 18 maggio 2014
Serie B: Avellino-Reggina (3-0); Crotone-Trapani (2-1); Brescia-Juve Stabia (4-1), giocate tra il 24 e il 25 maggio 2014; Catania-Perugia (2-0) e Cittadella-Trapani (1-0) del 31 gennaio 2015.
Serie C (Lega Pro): Messina – Ischia (1-1) del 18 aprile 2015
Altra gara sospetta sarebbe Trapani – Catania del 16 novembre 2014, terminata sul punteggio di 2-2. In questa occasione la tentata combine non sarebbe andata a buon fine a causa del mancato accordo tra Antonino Pulvirenti e l’allora difensore granata Christian Terlizzi. Il patron rossazzurro, infatti, avrebbe promesso l’elargizione di 40.000 mila euro al calciatore, il quale avrebbe voluto incassare l’intera cifra prima della partita, mentre Pulvirenti intendeva corrispondergli il 50% della stessa a risultato acquisito. Da sottolineare, inoltre, che l’incontro Messina – Ischia tira in ballo anche Pietro Lo Monaco, attuale Ad dimissionario del Catania, che era ai tempi proprietario della compagine peloritana.
Lecito chiedersi, a questo punto, cosa rischia il Catania. Per ciò che riguarda il filone d’inchiesta principale la giustizia sportiva ha fatto il suo corso quattro anni or sono, ma restano ancora da definire i provvedimenti che arriveranno da processo di giustizia ordinaria, il quale ha ufficialmente preso le mosse solo qualche giorno fa con la prima udienza. Per quanto concerne, invece, il nuovo filone d’inchiesta di cui parla Fanpage bisognerà attendere ancora. Innanzitutto atti ufficiali della Procura di Catania, che certificano i rumors che vi abbiamo riferito, poi sarà la volta della Procura Federale che dovrà stabilire se avviare un procedimento e, qualora la decisione fosse positiva, si aprirebbero un’inchiesta ed un successivo dibattimento, che potrebbero determinare sanzioni in termini di punti di penalizzazione nei confronti delle squadre coinvolte. Al momento è difficile capire quali potrebbero essere le mosse della Procura Federale, anche in ragione delle recentissime dimissioni di Giuseppe Pecoraro, che nella giornata di ieri ha abdicato al suo ruolo di Procuratore Capo. Non resta dunque che attendere ulteriori chiarimenti e sviluppi su un’intricata e grave vicenda, che rischia di gettare nuove ombre sul già sofferente calcio italiano.