L’impero di Nino Pulvirenti è ormai giunto alla sua definitiva capitolazione. La supersocietà Finaria posta in liquidazione da diversi mesi descrive un quadro perentorio in tal senso. La relazione dei commissari giudiziari, nominati dal Tribunale etneo per definire in particolare la situazione dell’azienda Meridi, sembra non lasciare alcuna via di scampo. Il quadro che si evince dal documento stilato dai pubblici ufficiali è perentorio: Meridi è in stato di insolvenza e, di conseguenza, i vari asset ad essa connessi hanno subito un contraccolpo del tutto evidente, asset che tra l’altro sono responsabili del collasso del sodalizio a cui appartengono i supermercati a marchio Fortè.
Alla luce di quanto emerso e come si legge sul quotidiano La Sicilia di oggi, il patron Nino Pulvirenti ormai messo all’angolo ha deciso di estromettersi da qualsiasi incarico all’interno della società Calcio Catania. La decisione di abbandonare ogni genere e tipo di incarico all’interno del club rossazzurro è stata, dunque, autonoma, volontaria e ratificata. Del resto già qualche tempo fa, al cambio del Cda abbiamo osservato l’assenza di Pulvirenti che prima figurava nel ruolo di consigliere. Per cui è un passaggio assolutamente annunciato già da qualche settimana. Probabilmente si tratta di un segnale definitivo di resa. Estraneo alle scelte del Cda rossazzurro, Pulvirenti rimane però il proprietario del Catania, in quanto riconducibile a Finaria e Meridi che ne detengono le quote.
L’esodo, del resto, era già cominciato da diversi mesi appunto, con l’addio di tutta la “governance” dirigenziale del club etneo, i primi a salutare sono stati l’ex Ad Pietro Lo Monaco (attualmente dg), seguito dall’avv. Gitto e dal presidente Davide Franco, oltre al consigliere Caruso oltre allo stesso Pulvirenti. Il Catania non può in queste condizioni avere più alcuna chance di prosecuzione aziendale.
Lo stato di decozione ed il probabile azzeramento del capitale sociale, così come sostenuto dai commissari, non ha dato alcuna via di scampo all’ex presidente rossazzurro che ha deciso di scendere dalla nave lasciando al timone il presidente Astorina e l’ad Di Natale. Ai dirigenti rossazzurri il compito di portare la nave 11700 in un porto sicuro, ma non si sa se per essere dismessa definitivamente o ristrutturata per continuare a navigare.
(Foto: calciocatania.it)