La dichiarazione di fallimento di Finaria, la holding facente capo ad Antonino Pulvirenti che detiene le quote di maggioranza del Calcio Catania, ha lasciato con il fiato sospeso tifosi ed appassionati rossazzurri, che hanno visto il futuro della compagine etnea appeso ad un filo.
Nonostante sia arrivato l’ultimo atto per la casa madre, però, il fallimento del Calcio Catania e delle altre società collegate a Finaria non è automatico. Le loro sorti infatti, come riferiscono fonti del tribunale etneo, saranno valutate singolarmente. L’esito di queste valutazioni si saprà nelle prossime ore, quando qualche altro nodo sarà sciolto. Cosa succede adesso in ottica bando e procedura competitiva? L’annullamento, alla luce di quanto vi abbiamo detto, non è per nulla scontato, ma dipenderà dalle decisioni del tribunale.
Anzi, proprio perché l’eventuale cessione del Catania sarebbe uno dei pochi atti utili a far affluire liquidità in un contesto che non registra alcuna entrata, la procedura potrebbe andare avanti regolarmente. Da questo punto di vista la nomina a curatori fallimentari di Alessandra Leggio e Niccolò Notarbartolo, già commissari di Finaria, restituisce l’impressione della volontà di dare continuità ad un percorso intrapreso da tempo che, nella migliore delle ipotesi, potrebbe scongiurare il fallimento del sodalizio rossazzurro.
In attesa di questi importanti sviluppi la S.I.G.I. e il Calcio Catania restano alla finestra, per capire quali potrebbero essere le mosse giuste, quali i passi da muovere per raggiungere i rispettivi obiettivi.
