Scontro tra il vice ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, e l’assessore al ramo regionale, Marco Falcone, riguardo la riapertura del viadotto Himera, sull’autostrada A19 Palermo-Catania.
“Il racconto che l’assessore regionale siciliano Marco Falcone si ostina a sostenere riguardo la ricostruzione del viadotto Himera è oltremodo stucchevole – dice Cancelleri -. Riconsegnarlo dopo 5 anni sicuramente non è un vanto, purtroppo è la realtà dettata dai tempi delle procedure e della burocrazia sulla quale sono intervenuto personalmente e con un risultato tangibile: lo sblocco e la riapertura. Io per primo, con l’articolo 2 inserito nel dl semplificazioni voglio cambiare il passo degli affidamenti e delle esecuzioni delle opere nel nostro Paese. Consentitemi però di dire che da un governo regionale che in più di due anni non ha prodotto nessuna riforma, che si vanta dei tempi e del lavoro del Consorzio Autostrade Siciliane (che ricordo registra più di 800 non conformità sul piano della concessione) e che si convince che la minaccia delle dimissioni di un assessore sia stato lo stimolo per accelerare i lavori, perdonatemi – chiosa -, ma da questo governo regionale io lezioni non ne accetto”.
Il componente del governo siculo ha replicato alle dichiarazioni di Cancelleri. “Ci dispiace di aver interrotto i sogni di Alice nel Paese delle meraviglie, riportando certi esponenti del Governo Conte alla dura realtà delle loro inadempienze. Sarebbe bene che giorno 31, prima di andare al viadotto Himera, qualcuno si faccia un giro sui 192 km della Palermo-Catania. Anzi, se riesce, quel qualcuno venga con il ministro De Micheli con cui è notorio non avere particolare feeling. Porti pure il presidente Giuseppe Conte, facendolo atterrare a Fontanarossa per poi raggiungere l’Himera lungo l’A19. Arrossirebbero dalla vergogna, catapultati in un’autostrada che sembra un videogioco, con trappole e tranelli da superare a ogni chilometro”. L’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone replica così alle parole odierne del viceministro Giancarlo Cancelleri. “Sulle strade provinciali – prosegue Falcone – vorrei ricordare che il presidente Musumeci ha dato l’ok da oltre 8 mesi alla nomina di Gianluca Ievolella a commissario per la viabilità. Si ricordi, Alice, che ancora l’ingegnere Ievolella aspetta tale nomina per mettere a punto i primi interventi. Tutto ciò malgrado le reiterate richieste del nostro Governo. A proposito, per consentire al commissario di lavorare e in assenza di concreti finanziamenti da Roma, il Governo Musumeci ha messo a disposizione del nominando commissario ben 100 milioni, appunto per dare un senso a questa nomina. Purtroppo non mi pare che si siano fatti passi avanti. E d’altronde, già per sbloccare la Catania-Ragusa, ci sono voluti 620 milioni messi a disposizione dal Governo Musumeci. Anche lì da sei mesi aspettiamo la promessa nomina del commissario. Per quanto riguarda il Cas, Alice cerchi di informarsi meglio. Parli con i direttori generali competenti e si faccia dire se è vera quella cifra di 800 non conformità che i 5 stelle ripetono come pappagalli. In questi due anni, la cifra è stata di gran lunga ridotta ed è sicuramente inferiore a 150. Al contrario, Alice si sbrighi a far nominare le commissioni di gara per espletare strategici lavori come l’intera pavimentazione dell’autostrada Siracusa-Rosolini, in un vergognoso stato di degrado, proprio al fine di ridurre ulteriormente le non conformità e faccia restituire i 90 milioni di credito maturati dal Cas nei confronti del Ministero. Per sua conoscenza, dati alla mano, il Cas in questi primi mesi del 2020 è stata la stazione appaltante di Sicilia che ha immesso più denaro nel settore lavori pubblici dopo RFI. Alice si informi prima di parlare, con gli uffici del suo stesso Ministero. Per concludere, a proposito dell’Himera, se qualcuno fosse meno superficiale, prima di parlare chiederebbe informazioni a Simonini, Mele, Borrella e Colombrita. Forse, finalmente, si renderebbe conto di chi ha davvero sbloccato l’impasse dell’A19 spezzata in due”.