I commercianti del quartiere Borgo Vecchio di Palermo si ribellano al racket e denunciano gli estorsori mafiosi. I Carabinieri del nucleo Investigativo locale, nell’ambito dell’operazione “Resilienza”, questa notte hanno fermato 20 persone tra boss, gregari ed esattori. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, ai furti e alla ricettazione, tentato omicidio aggravato, estorsioni e danneggiamenti. La Direzione distrettuale antimafia ha disposto il fermo nei confronti dei boss del clan di Borgo Vecchio che volevano riorganizzare cosa nostra e il racket delle estorsioni lanciando anche una finta campagna antimafia in difesa di alcuni neomeolodici.
Commercianti e imprenditori, 14 in tutto, hanno denunciato i fatti. Un commerciante ha raccontato di aver ricevuto la visita di un ragazzo che chiedeva un “contributo per i carcerati”. Un altro ha spiegato di aver rinvenuto dell’attack nella saracinesca del proprio negozio. Un imprenditore che sta ristrutturando una palazzina ha subito un furto.
Un boss tornato in libertà nel novembre del 2017, dopo avere scontato il suo debito con la giustizia, ha avuto un ruolo centrale nell’ultima riorganizzazione. Si tratta di Angelo Monti, 54enne che aveva avviato una nuova campagna di estorsioni e l’imposizione dei neomelodici di fiducia nella festa del quartiere, entrambe azioni volte a controllare il territorio e guadagnare consenso sociale.
Monti contava parecchio sul tradizionale concerto di piazza che viene organizzato ogni anno per la festa della patrona del Borgo Vecchio, Sant’Anna. Il comportamento di alcuni cantanti neomelodici ha portato il clan a consigliare una nuova campagna di comunicazione. “Fatti un tatuaggio e ci scrivi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, così si risolvono i problemi”.
Ecco i nomi degli arrestati: Angelo Monti, di 54 anni; Jari Massimiliano Ingarao, 26 anni; Girolamo Monti, 45 anni; Giuseppe Gambino, 56 anni; Domenico Canfarotta, 42 anni; Pietro Cusimano, 58 anni; Danilo Ingarao, 25 anni; Gabriele Ingarao, 33 anni; Marcello D’India, 65 anni; Giovanni Zimmanardi, 46 anni; Vincenzo Vullo, 46 anni; Paolo Alongi, 19 anni; Giacomo Marco Bologna, 29 anni; Antonino Fortunato, 20 anni; Filippo Leto, 48 anni; Matteo Lo Monaco, 30 anni; Giuseppe Lo Vetere, 21 anni; Ignazio Sirchia, 49 anni e Giovanni Bronzino, 66 anni. Tutti i soggetti nominati sono nati e risiedono a Palermo. Il 71enne Salvatore Guarino, invece, è venuto al mondo a Forbach in Francia ed è residente nel capoluogo siculo.