L’assessore alla Salute della Regione Siciliana Ruggero Razza ha parlato in conferenza stampa dopo una riunione con l’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute sull’emergenza Coronavirus nell’isola. Ecco le dichiarazioni del componente del governo isolano:
“Posti letto? Si sono sbizzarriti tanti sciacalli. Si è detto che la Sicilia è penalizzata perché non può ospitare nelle strutture i pazienti. Ma non è così, anzi tutt’altro. Altro tema è stato legato alle zone rosse, cioè aver avuto tempestività nell’individuazione è considerato un alert. Per me abbiamo fatto bene. Probabilmente siamo troppo sinceri e trasparenti. Chi dice che non abbiamo posti letto eviti di farlo perché afferma un falso, commette un reato e se ne assumerà le conseguenze. Abbiamo preso in esame tutti gli indicatori del documento che ha visto la Sicilia inserita nella zona arancione. Ci siamo chiesti il perché. Si è detto che il motivo è legato alle strutture sanitarie. ISS e Ministero si sono allarmati per due parametri: l’indice dei positivi sui tamponi effettuati e il personale che riguarda contact tracking e il totale del personale sanitario, una ogni 10mila abitanti. La Sicilia ha un parametro di 1,2 persone ogni 10mila. Il tempo medio da sintomi a individuazione è di 2 giorni, quando il minimo è di 5. Poi vi è l’indice RT che in Sicilia è di 1.42 con ben 16 regioni e province autonome con un indice più alto. Com’è possibile valutare tutti i parametri allo stesso modo? Non sta a me valutare la classificazione dei rischi ma voglio che sia utilizzato lo stesso metodo per tutti. La Sicilia non ha ancora ricevuto un euro dei 128 milioni del decreto rilancio. Non si dica che abbiamo ricevuto i fondi e non li utilizziamo. Nonostante ciò, nei prossimi giorni partiranno dei lavori in alcune strutture. Oggi all’incontro con il presidente dell’ISS Silvio Brusaferro e il direttore generale Prevenzione del Ministero della Salute Giovanni Rezza, ho chiesto se sono stati utilizzati solo i parametri classici per individuare la Sicilia come zona arancione e mi hanno detto che si aggiungono classificazione di rischio e indice RT. Ma se è così non ho capito perché se ne è tenuto conto solo per la Sicilia”.
Nel frattempo il Partito Democratico annuncia la presentazione di una mozione di censura all’Ars per sfiduciare l’assessore Razza. La decisione è stata presa oggi nel corso di una videoconferenza promossa dal segretario regionale Anthony Barbagallo e dal capogruppo all’Ars Giuseppe Lupo. Al meeting hanno partecipato i deputati regionali PD, i parlamentari nazionali Carmelo Miceli, Fausto Raciti e Pietro Navarra, il presidente della Direzione regionale Antonio Ferrante e i componenti della Segreteria regionale del partito. Gli esponenti del Partito Democratico parlano del caso. “La Sicilia si trova oggi in ‘zona arancione’, con contagi fuori controllo e con la conseguenza di dover chiudere diverse attività commerciali, non certo per una decisione arbitraria del governo nazionale – o a causa del solo numero di soggetti positivi al Covid19 – ma in conseguenza di 21 parametri che la stessa Regione Siciliana trasmette al governo nazionale e che mettono in evidenza errori e sottovalutazioni commessi dal governo Musumeci nelle misure necessarie al monitoraggio ed al contenimento del virus sul territorio”.