Coronavirus in Sicilia: Musumeci incontra manager della Sanità isolani

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci ha organizzato una ricognizione con tutti i manager del sistema sanitario regionale per una verifica dei punti di forza e criticità, a poco più di un mese dall’inizio dell’emergenza Coronavirus nell’isola. A Palazzo Orleans il governatore, insieme all’assessore alla Salute regionale Ruggero Razza, ha incontrato i direttori generali delle 18 aziende sicule direttamente coinvolte nella gestione della pandemia. Ecco le parole di Musumeci:

“Una disamina serena e onesta della situazione sanitaria nelle nove province, senza tacere le criticità e impegnandoci a trovare i rimedi. Ma abbiamo anche preso atto, con soddisfazione, della tenuta del sistema regionale grazie a una sana programmazione e a una forte motivazione degli operatori, sanitari e non”.

La Sicilia, quindi, pensa ad una nuova fase sanitaria a lungo termine. Secondo quanto emerso da vari studi scientifici, infatti, nonostante la situazione del contagio in Sicilia appaia contenuta, sarà necessario immaginare nuove strategie, percorsi e strutture dedicate per contrastare i possibili “colpi di coda” del virus. Servirà l’intera rete Covid-19 che, grazie al Piano straordinario messo in atto dal governo regionale, può contare su circa 3.400 posti dedicati (600 dei quali di terapia intensiva), ma si sta già pensando anche a veri presidi riservati alla riabilitazione polmonare. Sul modello dei vecchi sanatori adoperati nel ‘900 per il trattamento post-tubercolosi, infatti, il Ssr si potrà dotare di strutture sanitarie specializzate nel recupero della piena funzionalità per quei pazienti che hanno vissuto una fase acuta della malattia. Si andrà avanti anche sul piano formativo riservato prevalentemente al personale sanitario.

Le spiegazioni dell’assessore alla Salute regionale, Ruggero Razza:

“In queste settimane abbiamo riscontrato che tutti i cluster nosocomiali sono stati generati da singoli comportamenti errati, per negligenza o mancanza di lucidità. Per questo pensiamo a una formazione permanente affidata al Cefpas di Caltanissetta che possa garantire a tutti i professionisti della sanità siciliana un elevato e costante livello di preparazione”.

Per continuare a contrastare il virus proseguirà anche la digitalizzazione, restando nel solco di quanto è stato fatto da subito con il censimento sul sito www.siciliacoronavirus.it [1] e con l’applicazione digitale “Sicilia Si-Cura”. Sono strumenti che hanno permesso di interloquire con decine di migliaia di persone, acquisendo un flusso di informazioni fondamentali per la gestione dell’emergenza.

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