Dal 4 maggio prende il via il piano delle riaperture in Sicilia. Secondo la tabella che i medici, su richiesta del presidente della Regione Nello Musumeci, hanno allegato al parere del Comitato tecnico-scientifico, verrebbe fuori che le prime aziende a ripartire potrebbero essere quelle del settore manifatturiero, della filiera dell’agricoltura e i grandi cantieri. I parametri di sicurezza dovranno essere rispettati senza nessuna eccezione.
Qualche settimana dopo, presumibilmente due, sarà il turno degli altri negozi e dovrebbero concludersi anche tutti i divieti di mobilità personale. Per quanto riguarda parrucchieri e centri di bellezza sono state ipotizzate due vie distinte, a seconda di come andrà il percorso di normalizzazione della situazione, ma non riapriranno prima di fine maggio. Gli ultimi a ritornare a lavoro, secondo quanto filtra in queste ore, saranno i bar e i ristoranti. Mentre per i lidi non c’è ancora una data e nel caso in cui dovessero aprire, questo non accadrà prima di metà o fine giugno.
Il piano naturalmente è variabile. Gli esperti consigliano di “favorire l’adozione di lavoro in remoto e/o lavoro agile (smart-working) per limitare gli spostamenti dei lavoratori e ridurre in numero di accessi presso i locali aziendali. Servirà l’alternanza su più turni di lavoro per ridurre il numero di presenti contemporaneamente in azienda o ufficio. Bisognerà anche favorire orari di ingresso e di uscita scaglionati, per limitare o evitare condizioni di affollamento in spogliatoi e aree comuni dell’azienda”.