La matassa in merito alla cessione del Calcio Catania non è ancora stata sciolta, e molte sono le voci che si susseguono sui possibili e potenziali acquirenti. Il Comitato promotore, ad oggi, è stato l’unico soggetto giuridico che ha manifestato, ufficialmente, la volontà di voler acquistare il club etneo, ma il diniego della società rossazzurra alla prima offerta ed il momento di stasi generale, non fanno presagire nulla di buono riguardo il passaggio di consegne in tal senso.
Ciò che, invece, appare reale è l’interessamento di alcuni esponenti del mondo dell’imprenditoria sul Catania ed in particolar modo su Torre del Grifo.
Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, l’interessamento maggiormente propositivo riguarderebbe un’importante società internazionale che opera nella produzione di beni che starebbe osservando e valutando la possibilità di investire sul Calcio Catania strizzando l’occhio, in particolar modo, sulle potenzialità del centro polifunzionale di Torre del Grifo.
L’azienda ha una sede nel Lazio, ma Roma sarebbe solo un punto nevralgico italiano, perché la caratura di questa società, che opera nella produzione e nella commercializzazione di beni, lo ripetiamo, è di carattere internazionale.
È opportuno specificare, che allo stato attuale, vi sia un interessamento concreto nel comprendere e capire come strutturare l’investimento valutandone, al netto della situazione debitoria, le possibili potenzialità con Torre del Grifo perno centrale del “Core Business”. Ci vuole ancora un po’ dunque per capire se ci sono i presupposti per chiudere l’affare. Al momento nessuna offerta è stata formulata in via ufficiale, ma probabilmente il dialogo su questo fronte potrebbe generare degli sviluppi tenendo conto, anche e soprattutto, dell’emergenza socio-sanitaria che inevitabilmente ha condizionato, e probabilmente, continuerà a condizionare il mondo dell’imprenditoria.
Adriano Nicosia
Fonte foto: calciocatania.it