Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rivolto un messaggio a tutti gli studenti italiani che non ritorneranno tra i banchi per quest’anno scolastico a causa dell’emergenza Covid-19.
“Le scuole chiuse sono una ferita per tutti – ammette Mattarella in un videomessaggio -. Ma anzitutto per i ragazzi, per gli insegnanti, per tutti coloro che, giorno per giorno, partecipano alla vita di queste comunità. Siamo di fronte a un evento eccezionale che tocca la vita di più di otto milioni di ragazze e ragazzi italiani. Un evento drammatico, che possiamo ben definire epocale. Care ragazze, cari ragazzi, mi rivolgo a voi in una circostanza che nessuno avrebbe immaginato. L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha sconvolto, in poche settimane, le nostre vite. Oltre all’angoscia per i lutti dobbiamo confrontarci con regole che cambiano drasticamente tante abitudini. Anche la vostra vita è, improvvisamente, cambiata. Le scuole di tutto il Paese sono state chiuse e lo rimarranno fino a quando il pericolo non sarà stato eliminato; e non sarà possibile riaprirle in sicurezza. La scuola non è soltanto il luogo dell`apprendimento. È la vostra dimensione sociale fondamentale, nella quale, assieme al sapere e alla conoscenza, cresce e si sviluppa, anche nella relazione con gli altri, la personalità di ognuno di voi. Cioè quel che sarete nella vostra vita futura. È stato così per ciascuno di noi. Me lo ricordo anch’io, dopo tanto tempo. La scuola è un esercizio di libertà. Per tutti gli anni della scuola restano un`esperienza decisiva: per quello che si apprende, per le amicizie che si fanno, tante dureranno per tutta la vita, per le persone che si incontrano, per quelli che riconosceremo, sempre, come i nostri maestri. Tutti voi rammenterete queste settimane di forzato isolamento, per ciò che la pandemia vi ha sottratto: le vostre classi, i compagni, i professori. In fondo, costretti a casa, avvertite, molti, forse, con sorpresa, che la scuola vi manca. Probabilmente, non avreste mai immaginato che poter uscire per andare a scuola costituisse un esercizio di libertà. Della vostra libertà”.
(Fonte foto: sito ufficiale del Quirinale)