Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha parlato di diverse tematiche relative all’emergenza sanitaria. Di seguito l’intervista del componente del governo centrale rilasciata a SkyTg24.
“A settembre senz’altro le scuole riapriranno – annuncia -. Anche io sono padre di due bimbi che vogliono abbracciare i loro compagni e la loro maestra ma abbiamo dovuto fare delle scelte. Stiamo lavorando in queste ore per una ripartenza in massima sicurezza. Scuole superiori a settembre? Riapriranno sicuramente per tutti. Oggi i nostri dati non sono quelli delle settimane passate, siamo ancora in una fase in cui c’è bisogno della massima prudenza e cautela ma è senz’altro vero che i numeri con cui abbiamo a che fare sono più contenuti. Ieri, ad esempio, abbiamo avuto 300 casi positivi. Ci sono stati giorni nel mese di marzo in cui si arrivava a 5-6000 casi. Oggi abbiamo numeri che sono 15-20 volte più piccoli rispetto al passato. La seconda ondata è temuta dagli scienziati di tutto il mondo. È ricorrente nella storia delle pandemie e non può essere sottovalutata. Dobbiamo farci trovare pronti, guai a pensare che la sfida sia finita.Mi sembra che ci sia stato un chiarimento del governo in queste ore sugli assistenti civici: saranno energie messe a disposizione dei nostri sindaci in modo particolare e non avranno assolutamente una funzione di natura securitaria ma di accompagnamento a iniziative di solidarietà e servizi sociali; sono energie a servizio dei nostri sindaci. Se l’analisi sierologica risulta positiva, significa che la persona ha avuto contatti con il virus nei giorni precedenti e in quel caso non si può escludere che la carica virale sia ancora presente. Quindi, noi chiediamo alle aziende sanitarie che nel più breve tempo possibile facciano un tampone per avere certezza del fatto, ovvero che la persona ha ancora la carica positiva all’interno del suo organismo. Su questo c’è un lavoro in corso da settimane nelle nostre Regioni per essere più rapidi nel tracciamento. È necessario e fondamentale che le persone che verranno contattate dalla Croce Rossa per i test sierologici rispondano positivamente alla chiamata. La chiamata potrà arrivare anche al cellulare. Avere questi risultati consentirà ai nostri scienziati di avere un’arma i più di conoscenza dell’epidemia nel nostro Paese. App Immuni? Siamo nelle battute finali. Abbiamo fatto un lavoro molto accorto, ci auguriamo che il maggior numero di italiani la scarichi. Sarà uno strumento in più. È un pezzo di una strategia complessiva. C’è un confronto in corso con le Regioni che poi avranno un ruolo determinante. Ma non basta un solo punto, c’è bisogno di una strategia che comprende la app, i test sierologici, il rafforzamento del nostro sistema ospedaliero – dice in conclusione Speranza -, e anche dell’assistenza territoriale e domiciliare”.