Italia Viva sbanca in Sicilia. Quattro deputati ARS aderiscono al partito dell’ex premier Matteo Renzi che quest’oggi ha presentato alle Ciminiere di Catania lo statuto del gruppo. Presenti l’onorevole Luca Sammartino insieme alla senatrice Valeria Sudano. Ospiti anche il ministro dell’agricoltura Teresa Ballanova, il vicepresidente della camera Coordinatore nazionale, Ettore Rosato, il deputato Giovanni Cafeo, il deputato Edy Tamaio, il capogruppo all’Ars di Italia Viva in Sicilia Nicola D’Agostino e il senatore ed ex sottosegretario dei governi Renzi e Gentiloni, Davide Faraone.
Rivelazioni importanti quelle dette da Renzi: nelle prossime regionali siciliane, infatti, ci sarà un candidato che rappresenterà Italia Viva. Il politico pone l’accento sulla questione delle infrastrutture lanciando una provocazione al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. “Caro governatore sbloccaci i sei miliardi di euro che il Governo Renzi ha messo con i Patti territoriali e che sono fermi e che devono essere spesi. Questo è il presente della Sicilia, poi sul futuro ci sarà modo di pensare e ragionare. Noi di Italia Viva lavoreremo sulle idee e sui progetti in questi anni, tra tre anni saremo il primo partito.
Non serve dire che la Sicilia diventerà bellissima – sbotta Matteo Renzi – la Sicilia è già bellissima. Noi vogliamo il lavoro di cittadinanza, non il reddito di cittadinanza e sbloccare i cantieri serve per questo. Grande rispetto per quelli che non vogliono credere nella nostra sfida, compresi quelli del PD. Questo è un paese di immigrati da sempre, voi siete stati i primi a subire a vostre spese le scritte ‘non si affitta ai meridionali’, non servono i selfie, la politica è fatica, ma anche bellezza, condivisione, libertà! Sono queste le grandi sfide. Noi abbiamo le intelligenze, serve partire oggi senza stare a litigare all’intento del proprio partito. Itala Viva deve diventare la casa della concretezza e per fare questo abbiamo una squadra eccezionale, ma i migliori giocatori della squadra sono quelli senza incarico“.
“LA SICILIA NON È DI SERIE B!” Questa è la frase che si legge in post diffuso sulla Pagina Facebook di Italia Viva.
“Italia Viva presenterà un emendamento alla legge di Bilancio per ottenere il regime di continuità territoriale per la Sicilia – dice il testo -, così da attivare tutte le misure che possano rimuovere gli ostacoli di ordine materiale, che di fatto derivano dalla condizione di insularità e ne impediscono un armonico sviluppo economico e sociale ed ottenere agevolazioni sui costi dei trasporti aerei, volte al rispetto del principio di libera circolazione e della continuità territoriale“. Alla fine del testo viene allegato un link per firmare la petizione proposta dal partito.
Il politico ha rilasciato anche delle dichiarazioni a dei quotidiani locali. “Italia Viva sta aiutando il governo e soprattutto stiamo aiutando gli italiani – ribadisce al Giornale di Sicilia -. Perché lottiamo per evitare l’aumento dell’Iva, per evitare i microbalzelli, per evitare il blocco dei cantieri. Basta con le fake news. Noi stiamo lavorando per salvare il Governo e per aiutare tutta l’Italia. Chi vuole aumentare le tasse fa il male del Governo, chi lotta per evitarlo, aiuta gli italiani. Se questa legislatura riuscirà a eleggere il successore del presidente Mattarella? Secondo me sì. Sarà un presidente europeista, garante supremo dei valori costituzionali. Non un presidente espressione di chi vuole i pieni poteri per uscire dall’euro. O per avvicinarsi alla Russia“.
Renzi al giornale online Livesicilia.it ha parlato anche di “uno schema inedito, ma che in qualche modo richiama al movimento di Macron, En Marche. Noi apriamo a tutti, a destra e a sinistra, purché si parli di persone perbene, fresche, innovative. Noi ci rivolgiamo certamente all’elettorato di Forza Italia e siamo pronti a dialogare con tutti, senza esclusione. A patto che a unirci non sia una tessera o uno schema mentale. Siamo, quindi, pronti a parlare con chi si sintonizza con noi sulle cose da fare, e sono parecchie“.
Interpellato dal giornalista Luca Ciliberti sulla questione del Ponte dello Stretto di Messina che collegherebbe la Sicilia alla Calabria ha espresso il suo giudizio. “Il ponte prima o poi si farà, la domanda da porsi è quando avverrà. Il punto è che se oggi si parla del ponte in questo Paese si risponde dicendo che servono altre cose. Iniziamo quindi a fare ciò che serve e terminiamo con il fare un’opera che serve ed è doverosa. Questa struttura in prospettiva sarà importante per la crescita economica durante i lavori e anche semplicemente per la continuità territoriale“.
Fonte foto: Pagina Facebook Italia Viva