Il commissario per l’emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, ha parlato a “1/2 ora in più” in onda su Rai3. Di seguito uno stralcio dell’intervista.
“Non dobbiamo credere che questa emergenza sia finita – dice -. Finirà solo quando verrà scoperto il vaccino e quando sarà prodotto in maniera sufficiente per rendere immuni tutti i cittadini che devono esserlo. In questi mesi gli italiani sono stati straordinari e con i loro comportamenti hanno permesso di uscire dal lockdown e di iniziare una nuova fase. Ora dobbiamo continuare ad essere responsabili capendo che ci è richiesta la stessa responsabilità che avevamo nel passato. Ci sarà un ritorno del virus? Ci sarà una recrudescenza se non ci comportiamo responsabilmente. Se invece lo saremo potrà esserci una qualche ulteriore recrudescenza, ma sarà contenuta. App Immuni? È stata scaricata da 2 milioni di italiani. Si tratta di una app molto utili e il tracciamento è una componente essenziale per questa fase. Preoccupato del fatto che ogni regione sta realizzando una propria app? Quando studiavo mi dicevano che la moneta buona scaccia quella cattiva e sono sicuro che Immuni sarà la più utile per le esigenze. Bisognerebbe cominciare a dare la caccia agli asintomatici con una strategia nazionale, che in una fase come questa sono più importanti di chi il virus ce l’ha. L’Italia è in grado di effettuare 92mila tamponi al giorno a fronte di una capacità, nell’ultimo mese, di 62mila al giorno. I test molecolari sono l’unica vera componente per dire se c’è contagio o pure no e su questo bisognerebbe fare la caccia agli asintomatici. Oggi su questo siamo meno impreparati di come eravamo a marzo, dunque dobbiamo preparaci e in questa fase accelerare – chiosa -. Bisogna pagare i test sierologici ad un prezzo accettabile”.