Blitz antimafia contro il clan di Castellammare del Golfo. I Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Trapani, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, hanno arrestato 14 persone e denunciato altre 11 in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale del capoluogo siculo. Tra gli arrestati e condotti in carcere figura anche il reggente, Francesco Domingo, soprannominato Tempesta e già condannato per associazione mafiosa. I reati contestati agli imputati sono associazione di tipo mafioso, estorsione, furto, favoreggiamento, violazione della sorveglianza speciale e altro, tutti aggravati dal metodo mafioso.
L’operazione, denominata Cutrara, ha consentito di scoprire che il boss castellammarese intratteneva legami con esponenti delle famiglie mafiose americane, in particolare quelli appartenenti al clan dei Bonanno di New York che in più occasioni andavano a visitare Domingo aggiornandolo su quanto accadeva nel mondo mafioso d’oltreoceano e chiedendo l’autorizzazione ad interfacciarsi con altri mafiosi del mandamento di Alcamo. Sono stati impiegati 200 militari dell’Arma con il supporto di unità navali, aeree e reparti specializzati come lo Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia e unità cinofile per la ricerca di armi. Sono in corso decine di perquisizioni.
Ecco i nomi di coloro che sono stati condotti in carcere: Francesco Virga, già detenuto dopo l’operazione “Scrigno”, Rosario Antonino Di Stefano, Camillo Domingo, Daniele La Sala, Salvatore Mercadante, Gaspare Maurizio Mulè, Antonino Sabella, Francesco Stabile e Carlo Valenti. La misura dei domiciliari è stata applicata a Diego Angileri, Felice Buccellato, Benedetto Sottile (chiamato Gheddafi, cui era diretto il provvedimento ma deceduto nel 2018) e Sebastiano Stabile.
