Filo Diretto | Siracusa, sindaco Italia: “Questioni competenze regionali? Possiamo agire fino ad un certo punto. E sul turismo…”

Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, è intervenuto in data odierna nel corso della puntata di Filo Diretto – Speciale Fase 2 Coronavirus. Tante le tematiche affrontate dal primo cittadino aretuseo: dai contributi alimentari regionali al turismo e non soltanto. Potete seguirci, ogni giorno dal lunedì al venerdì in appendice al radiotg delle 13:00, sul canale Bella Tv (814 del digitale) in tutto il territorio regionale e ascoltare in radio in tutta la Sicilia centro orientale (frequenza 103.7 FM). Di seguito la puntata integrale.

“Dati positivi a Siracusa dal punto di vista dei contagiati dal Covid-19: siamo alla terza settimana con nessun nuovo contagio. Rimane comunque un segno indelebile. Stamattina mi sono svegliato con un tassista arrampicato sul Tempio di Apollo in segno di protesta nei confronti della situazione in cui molti del suo settore vivono. Nonostante ciò la loro condizione non è tra quelle peggiori: hanno potuto percepire 600 euro a marzo e ad aprile. Adesso, però, potrebbero ricevere altre 1000 euro ma essendo cambiate le metodologie di contribuzione che richiedono la regolarità contributiva sono escluse dal contributo molte persone. Chiaramente dobbiamo continuare ad assistere la cittadinanza come abbiamo sempre fatto. Lo abbiamo fatto con i buoni spesa sia con i soldi messi a disposizione dal governo centrale che con le risorse del volontariato. Le somme della Regione sono più consistenti ma hanno delle caratteristiche di erogazione e di rendicontazione tali per cui se non si sburocratizzano le procedure noi rischieremo di non poterle dare ai nostri cittadini con le conseguenze che vediamo. L’amministrazione comunale ed io in prima persona siamo vicini a tutte le famiglie. Noi stiamo facendo di tutto. Diamo le mascherine ma laddove tocchiamo questioni che riguardano competenze regionali è chiaro che la nostra azione arriva fino ad un certo punto. Oggi il mio ufficio ha mandato all’assessorato della famiglia regionale una nota su questo punto: esistono alcune categorie che, a causa di problemi legati in generale alla situazione di sofferenza economica del nostro territorio siciliano, non potranno attingere e ricavare benefici da fondi messi a disposizione dell’ente. Noi pubblicando i bandi relativi al contributo regionale rischiamo di creare false speranze. Questo non può accadere in questo momento di grande sofferenza dei nostri cittadini. Quindi noi pubblicheremo l’avviso solo quando avremo la certezza altrimenti è come illudere una vasta platea di cittadini a cui poi non potremo dare risposte. Questo sarebbe un boomerang perché la serietà dell’azione amministrativa e la fiducia di chi li amministra è il fuoco, il punto centrale, di ogni relazione tra la politica e i cittadini. Oggi ho portato con me il cittadino per fargli comprendere la realtà. Il Covid ha tolto i filtri tra istituzioni e cittadini, siamo tutti trasparenti. Il problema è che non tutto è di competenza del comune perché se non possiamo assegnare i fondi per l’emergenza alimentare messi a disposizioni degli enti, cosa meritoria del governo regionale, ci procurano un danno. Bisogna comprendere che per quanto riguarda la burocrazia ci sono tempi legati anche alle risorse. Ad esempio il governo regionale ha messo a disposizione dei comuni alcune somme di denaro e a Siracusa sono arrivati 900mila euro e sono giunte oltre 5mila richieste che devono essere istruite ed esitate da persone fisiche. Quindi al di là dell’aspetto burocratico, non inventato da noi e che non è nuovo al nostro paese, c’è anche il problema dei tempi dell’amministrazione per le procedure. Se devi esaminare 5mila richieste anche se possiedi un esercito di persone passa chiaramente del tempo dalla pubblicazione del bando fino all’erogazione. Il nostro interesse è mettere attenzione per ridurre le tempistiche ma chiaramente quando aumentano le istanze insorgono più problematiche. Ci vuole tempo amministrativo. Avere i fondi regionali non significa poterli utilizzare e fare il bando non vuol dire che le amministrazioni li erogano. Noi pubblicheremo il bando solo dopo aver avuto certezza di poter erogare i fondi. Altrimenti faremmo solo un danno piuttosto che un beneficio”.

“Turismo in città? Io ho fatto per cinque anni l’assessore alla cultura e al turismo e a febbraio, con una gioia indescrivibile, ho approvato un bilancio di previsione, per la prima volta nella storia della mia città, con 2 milioni di euro di tassa sul soggiorno spalmata sul turismo. Quindi se non ci fosse stata l’emergenza Covid-19, e lo dico perché è su un bilancio pubblicato, noi avremmo raddoppiato la tassa sul soggiorno destinandola interamente al turismo cosa che non accade spesso. Massima attenzione per le nostre competenze sul turismo nella nostra Siracusa ricordando che l’80% dei beni culturali sono di pertinenza regionale. L’ente ha fatto una cosa straordinaria istituendo il parco archeologico però la scorsa settimana mi è arrivata richiesta di pulire un’area di competenza regionale perché il museo non ha i fondi per farlo. Questo cozza con l’istituzione del parco che invece è uno strumento legislativo che consente alla Regione di rendere autonomi anche sotto il profilo economico e finanziario i parchi. A Siracusa ancora probabilmente non è avvenuto ed è chiaro che sarà oggetto di una forte sollecitazione da parte dell’amministrazione comunale. Avere un parco istituito ha senso se lo si dota di autonomia finanziaria. Turisti attualmente in città? Devo ammettere amaramente che se ne vedono pochi. Gli operatori ci raccontano di buone prenotazioni per agosto e luglio. Diverse strutture, però, non hanno ancora aperto con tutto ciò che questo determina in relazione all’indotto. Ci sono ristoranti che aprono, infatti, solo nel fine settimana. Dobbiamo tenere duro, essere ottimisti e creare anche le condizioni per cui la città si presenti nel modo migliore dal punto di vista turistico. Contento per la Fondazione che presiedo (Istituto Nazionale Dramma Antico). Abbiamo dovuto rinunciare alla stagione 2020. Lo scorso anno abbiamo ospitato 170mila spettatori solo per INDA. Il numero quest’anno sarà esiguo e abbiamo inaugurato una rassegna Per voci sole con una splendida due giorni al Teatro Greco. Prima data già sold out: qualcosa si muove. Le attività culturali riescono a fare da traino per sviluppare la presenza di turisti in città”.

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