Il ministro della Salute, Roberto Speranza, è stato intervistato da “La Stampa”. Molte le tematiche trattate. Di seguito vi riportiamo un estratto del suo intervento al quotidiano.
“Sulla salute il Paese va unito, non diviso. Penso a tutto il Parlamento, ma non solo: serve un grande patto-Paese per nuovi investimenti e una riforma del Servizio sanitario anche con gli ordini professionali, i lavoratori, le imprese, con chi si occupa di sanità. Maggioranza continua a perdere pezzi e Palazzo Madama ha un vantaggio di soli 6 voti? Quello che conta è il rapporto con il Paese. La nostra è un’agenda importante. Ci sono tutte le risorse per andare avanti con questa stagione di governo. La sfida è alta: consiglio meno giochi di Palazzo e più risposte al Paese. Taglio dell’Iva? Questa è una delle ipotesi emerse nel confronto con i soggetti sociali. Io penso che la priorità sia far ripartire la domanda, dobbiamo valutare gli strumenti migliori per farlo. Taglio del cuneo fiscale? Ci abbiamo messo 3 miliardi per quest’anno e 5 per il prossimo, è un intervento consistente. Dobbiamo insistere. Riforma delle pensioni? Se n’è parlato durante gli Stati generali. Io credo che la priorità in quel campo sia trovare uno strumento per tutelare il futuro pensionistico di chi vive in una condizione di fragilità lavorativa. Non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino un mutamento significativo del virus. Il Covid circola ancora, l’ultima settimana a livello mondiale è stata la peggiore. È chiaro che bisogna ripartire, ma con prudenza. Utilità del Mes? Il ministro della Salute si batte sempre e comunque per avere risorse. Conte ha annunciato che sul Mes deciderà il Parlamento, è giusto che sia quello il luogo della decisione. La scuola è la vera priorità del governo. Siamo al lavoro sulle linee guida insieme alle Regioni e alle parti sociali. A settembre tutte le scuole devono riaprire, ma nella massima sicurezza”.