Il sindaco del Comune di Taormina (ME), Mario Bolognari, ha espresso la propria opinione riguardo la decisione del Ministero dell’Interno sull’intesa raggiunta in Conferenza Stato-Città ed autonomie locali relativa ai fondi disposti per i comuni dall’esecutivo.
“Se il parlamento non aumenta questi ristori – dice il primo cittadino -, i comuni turistici potranno chiudere i battenti e dichiarare il dissesto. Come avevamo ampiamente previsto, si tratta di cifre assolutamente insufficienti, frutto di un errato calcolo delle perdite da parte dei comuni. Parliamo di meno del 20% del calo di entrate e questo non può essere tollerato. In particolare, l’imposta di soggiorno è stata calcolata in modo ridicolo, prevedendo per tutta l’Italia appena cento milioni, circa 25 centesimi a pernottamento con riferimento al 2019. Noi abbiamo un gettito per il 2019 che, invece, è di circa 3 euro a pernottamento: la sproporzione è grandissima. Se il Parlamento non porta almeno a 400 milioni questo ristoro, noi siamo disposti a proteste clamorose in difesa della realtà dei fatti e di un comparto, quello turistico, che ancora oggi, metà luglio, sta soffrendo gravemente”.