Regalbuto, Sindaco Bivona ad A1N: “Festa San Vito? Deciso per linea dura. Soddisfatto di questi anni”

La redazione di Antenna Uno Notizie ha voluto intervistare il sindaco di Regalbuto, Francesco Bivona, per parlare delle criticità che il piccolo comune in provincia di Enna ha dovuto affrontare nell’ultimo periodo.

Il 2020 è un anno messo a dura prova dalla diffusione del Coronavirus. La cittadina di Regalbuto è riuscita ad arginare il problema nel periodo di maggior contagio. Quanta paura c’è stata e come sta affrontando adesso questa nuova fase, anche in vista della festa patronale di San Vito?

“Abbiamo tutti temuto, in relazione anche a quanto veniva propinato dalla stampa e dai media, che l’emergenza potesse arrivare in maniera concreta a Regalbuto, abbiamo cercato già nell’immediato di fare tutto ciò che era consentito, con una pressione particolare ai cittadini per tenere alta l’attenzione. L’intera comunità ha reagito positivamente, si è attenuta, con grande responsabilità, alle disposizioni date sin dall’inizio e siamo riusciti ad arginare il problema, particolarmente importante nel comune limitrofo, Agira, dichiarato zona rossa. Tutte le nostre comunità sono collegate tra loro con lavoratori pendolari e pertanto vivevamo anche questa realtà vicina con la preoccupazione che l’ondata potesse giungere da noi. I contagi a Regalbuto sono stati assolutamente limitati, soltanto quattro sui quali si è immediatamente intervenuti seguendo l’iter che ha successivamente portato alla guarigione dei soggetti.

Per quel che riguarda la festa di San Vito abbiamo scelto di seguire una linea dura. L’emergenza non è ancora finita, tutti i rientri degli emigrati, come di solito avviene nelle zone del Meridione d’Italia, purtroppo possono diventare pericolo inconsapevole di nuovi contagi. Per questa ragione ho comunicato a Questura e Prefettura che non verranno fatti spettacoli pubblici di alcun tipo, rinviati a tempi migliori. Abbiamo soltanto garantito l’illuminazione artistica e comunicato a bar, locali ed esercizi commerciali che le attività di diffusione o piano bar possono essere svolte con normale autorizzazione della Questura”.

Regalbuto ha ottenuto dei riconoscimenti in tema di raccolta differenziata, tuttavia quello dei rifiuti resta un argomento delicato. Lei stesso sui suoi canali social ha sottolineato l’inciviltà di alcuni. Come ha risposto la cittadinanza?

“Ho voluto attenzionare la comunità meno attiva alla necessità di sentirsi partecipi di questa comunità e riscoprire quel senso di indignazione che ci permette di reagire. Fino al 2012/2013 a Regalbuto non era presente la raccolta differenziata e per le strade non era difficile incontrare cumuli di rifiuti, l’abbiamo avviata con tenacia e abbiamo raggiunto livelli accettabili, con punte anche del 78%. La comunità ha assolutamente risposto positivamente ai sistemi di raccolta differenziata, da noi abbastanza spinti con raccolta porta a porta, la presenza di un centro raccolta facilmente raggiungibile e delle agevolazioni sulla TARI, dall’altro lato il raggiungimento di particolari eccellenze di percentuali viene bloccato dalla chiusura, registrata nel corso degli ultimi anni, degli impianti di compostaggio che ci obbligano a riportare l’umido raccolto, parte consistente dei rifiuti, nell’indifferenziato causando un calo delle percentuali. Il risultato è positivo, abbiamo ricevuto quest’anno un riconoscimento EcoMed a Catania da parte della Regione Siciliana per le percentuali superiori al 50%, nel nostro caso il dato è del 62% rispetto al 2019 e speriamo di migliorare”.

Nelle scorse settimane si è verificata una interruzione idrica per la rottura della conduttura esterna. Cosa ci dice in proposito?

“Nel corso di questa legislatura e mezza abbiamo promosso, azionato e realizzato l’intervento di realizzazione della rete idrica interna, completamente rifatta con un intervento di circa 10 milioni di euro. Oggi una perdita stimata intorno al 40% con la condotta idrica vecchia, risalente a circa cinquant’anni fa, non avviene più. Resta solo un nodo particolare da sciogliere che è la condotta di adduzione, una delle più importanti condotte per caduta del Meridione, che spesso ha delle rotture. Abbiamo richiesto una nuova progettazione così da poter richiedere un nuovo finanziamento per la parte della condotta esterna, sperando di poterla realizzare quanto prima”.

Qual è lo stato dei lavori su alcune strade che collegano Regalbuto ad altri comuni?

“Due settimane fa sono stati affidati i lavori di aggiudicazione sulla SP 23B Regalbuto-Catenanuova che, dalle notizie pervenuteci, partiranno nell’arco di qualche giorno. I primi lavori dovrebbero portare a un rifacimento volto a migliorare un’arteria per noi fondamentale perché l’unica che ci permette di raggiungere facilmente l’autostrada A19 Catania-Palermo. Contestualmente ci è giunta notizia di un possibile finanziamento destinato a un’altra arteria importante, la “Tre Vie-Sparacollo”, attualmente intransitabile su alcuni tratti. L’intervento è di pertinenza della Provincia però abbiamo partecipato attivamente affinché questo intervento venisse fatto. Abbiamo richiesto, inoltre, due ulteriori interventi con PSR Sicilia, bando strade interpoderali, per la “Sparacollo-Troina”, proseguimento della “Tre Vie-Sparacollo”, e per la “Erbe bianche”, strada che collega diverse aziende al di sotto dello sbarramento della diga Pozzillo”.

Questo in corso è il suo secondo mandato come sindaco di Regalbuto. È soddisfatto dei risultati finora conseguiti?

“Sono assolutamente soddisfatto di quanto fatto in questi anni. Soltanto trovandosi dentro ci si rende conto delle difficoltà che si incontrano per il raggiungimento anche di piccoli obiettivi e di quanto sia complicato il mondo dell’azione diretta di un’amministrazione pubblica. Tra gli obiettivi raggiunti, sui quali abbiamo e stiamo lavorando, ricordo il progetto per la realizzazione della pista di atletica a sei corsie in zona Lago Pozzillo, quindi il rifacimento di un’area che per trent’anni è stata di fatto abbandonata. I lavori ad essa relativi cominceranno a settembre così come quelli previsti per il completamento del campo di calcio a sette in contrada “Acqua Amara”; sempre a settembre partiranno i lavori per il rifacimento di alcune arterie importanti per la comunità e per il potenziamento del servizio di videosorveglianza con l’istallazione di altre 40 telecamere. Altra battaglia importante è quella riguardante l’efficientamento energetico, abbiamo cambiato le illuminazioni pubbliche inserendo il led; infine la ristrutturazione di due chiese di rilevanza storica, ossia la chiesa di San Sebastiano e quella del Carmine che diventerà uno spazio museale grazie anche alla disponibilità della Curia.

Futuro? Ciò che accadrà tra qualche anno sarà deciso tra qualche anno. Sono convinto che bisognerà lavorare per il territorio fino all’ultimo giorno, avendo ben chiaro l’incarico che i cittadini ci hanno dato. Tutto ciò che accadrà successivamente a questo mio secondo mandato sarà sicuramente ben voluto e appreso con la costanza, la concretezza e l’impegno che abbiamo sempre messo in ciò che abbiamo fatto ogni giorno all’interno della nostra piccola comunità”.

Alessandra La Farina

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