Le coste siciliane sono bocciate dagli esperti dell’ambiente. Il team di tecnici e volontari di Goletta Verde, storica campagna di Legambiente, ha appurato che 26 punti monitorati sulla costa, 15 risultano oltre i limiti di legge. Di questi 10 sono giudicati fortemente inquinati e 5 inquinati. Il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna, e Caterina Valentino, curatrice della campagna Salvalarte per il Circolo Taormina Valle Alcantara di Legambiente, hanno parlato della situazione. Volontari dell’associazione hanno monitorato le acque isolane dal 7 al 23 luglio.
I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e sono considerati come inquinati i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.
Sulle coste siciliane sono stati due i punti monitorati in provincia di Messina, risultati “fortemente inquinati”. Si parla di un punto sulla spiaggia libera sul lungomare Colombo, in località Divieto, nel Comune di Villafranca Tirrena e di uno alla foce del torrente Patrì, in località Cantone, nel Comune di Barcellona Pozzo di Gotto.
Sono stati nove i punti campionati da Goletta Verde in provincia di Palermo, uno è risultato “fortemente inquinato”: un punto in mare sul lungomare Piano Stenditore, in località Porticello, nel Comune di Santa Flavia, mentre i tre punti “inquinati” sono sullo sbocco dello scarico Diaz, in località via Messina Marine a Palermo, uno sulla foce del torrente Nocella nella Contrada San Cataldo fra i Comuni di Terrasini e Trappeto e l’ultimo sulla foce del torrente Pinto in Contrada San Cataldo a Trappeto. I rimanenti cinque punti si trovano sulla spiaggia di piazza Marina sul molo di Cefalù, sulla spiaggia libera dopo lo stabilimento Mormino al porto di Termini Imerese, sulla spiaggia di Sferracavallo di Palermo nella zona della pompa di sollevamento, sulla foce del fiume Chiachea nel Comune di Carini e sulla spiaggia La Praiola nel Comune di Terrasini, risultati tutti entro i limiti.
Dei tre punti indagati in provincia di Trapani, due sono risultati entro i limiti. Si tratta del punto sulla spiaggia di fronte l’oasi ecologica del lungomare Dante Alighieri a Trapani e di quello sulla spiaggia all’altezza dello scarico del depuratore, nella frazione Marinella di Selinunte del Comune di Castelvetrano. Risulta “inquinato” il punto sulla foce del fiume Delia, sul lungomare di Levante di Mazara del Vallo. Nell’agrigentino il punto sulla foce del torrente Cansalamone, in località Stazzone, nel Comune di Sciacca è risultato fortemente inquinato. Entro i limiti i punti sulla foce del fiume Naro in località Cannatello e sulla foce del fiume Akragas, in località Punta Akragas, entrambi nel Comune di Agrigento. Due zone in provincia di Caltanissetta ed entrambi risultati “inquinati”. Uno è sulla spiaggia di fronte la foce del torrente Rizzuto nel Comune di Butera e l’altro sulla foce del fiume Gattano, in località Macchitella, nel Comune di Gela. Sulla foce della fiumara di Modica, in località Arizza, nel Comune di Scicli, campionato nella provincia di Ragusa un punto è risultato entro i limiti. A Siracusa il punto in mare di fronte la foce del Canale Grimaldi del Porto di Siracusa è risultato “inquinato”, mentre quello sulla spiaggetta del Granatello di Augusta è entro i limiti.
Sono tre i punti analizzati nella provincia di Catania, tutti risultati fortemente inquinati. Il primo punto è sulla spiaggia di fronte il canale Forcile nella contrada Pontano d’Arci di Catania, mentre il secondo in mare di fronte lo scarico fognario di Aci Trezza nel Comune di Aci Castello e il terzo sempre in mare, di fronte la foce del torrente Macchia in località Sant’Anna a Mascali. Fortemente inquinato anche il punto in mare sulla foce del fiume Alcantara in località San Marco nella contrada Pietrenere fra i Comuni di Giardini Naxos e Calatabiano, fra le province di Messina e Catania.