Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha accusato il Governo centrale di slealtà a causa della mancata trasparenza sui dati relativi al lockdown dovuto all’emergenza Covid-19.
La Lega nella persona di Stefano Santoro, responsabile del dipartimento Giustizia del Carroccio in Sicilia, ha discusso dei fatti schierandosi dalla parte del governatore isolano. “Mancano molti verbali del comitato tecnico-scientifico da desecretare, ma una cosa è certa: il 7 marzo in cui il Comitato suggeriva al governo chiusure parziali e differenziate, cioè quello che il sottoscritto e altri siciliani invocavamo quando già reclusi a casa, evidenziavamo il numero esiguo di contagiati nella nostra regione, che in proporzione al numero di abitanti rendeva inaccettabile ai nostri occhi, sulla base della semplice logica, il lockdown nella nostra regione con il disastro economico, sopratutto in campo turistico, che ne è derivato per gli imprenditori, i liberi professionisti, i commercianti e i lavoratori autonomi siciliani. Il governo e la maggioranza grillo-comunista hanno condannato per quasi tre mesi la nostra Isola ad una chiusura che a questo punto è stata ingiustificata e fortemente dannosa e ne dovranno rispondere al popolo siciliano. Auspico la desecretazione degli altri verbali del comitato scientifico, perché gli italiani hanno il diritto di sapere la verità e giudicare l’operato del governo Conte. Non escludo la possibilità di eventuali class action nei confronti dell’esecutivo”.
Il Movimento 5 Stelle appoggia il Governo nazionale. Il capogruppo Giorgio Pasqua e i deputati della Commissione Salute all’Ars, Francesco Cappello, Antonio De Luca e Salvatore Siragusa commentano la notizia. “Non passa giorno senza che Musumeci polemizzi con il Governo nazionale. Evidentemente da quando il suo visir leghista in preda ai sondaggi e ai fumi del Papeete ha deciso di togliersi la responsabilità di governare, il presidente della Sicilia camuffa la sua incapacità attaccando tutto e tutti. Oggi oggetto della contesa è niente meno che il Comitato Tecnico Scientifico che ha supportato il governo nella difficile fase della pandemia. Peccato però che il gravissimo pasticcio sui dati siciliani sui contagiati del Covid porti la firma del suo pupillo Razza. I siciliani sono ancora in attesa di conoscere, come in un solo giorno, il giugno 2020, il numero dei contagiati, come riportato da open data Sicilia e da fonti giornalistiche, sia potuto passare da 805 positivi a 150. Dati trasmessi puntualmente ed erroneamente, dalla Regione siciliana, all’ISS e al Ministero della salute. Non si comprende con quale faccia Musumeci, continui a tuonare contro il governo nazionale. Il DASOE in Sicilia ha dimostrato, durante la fase dell’emergenza Covid, di non essere capace di fare semplici operazioni aritmetiche come l’addizione e la sottrazione. Addivenendo al riallineamento dei dati solo per espressa richiesta del governo nazionale e pure non abbiamo sentito una sola parola da parte di Musumeci contro i vertici del DASOE stesso, né abbiamo assistito alle dimissioni dei propri vertici. Ancora una volta il governatore con le proprie dichiarazioni dimostra tutta la propria abilità nel gioco del rimpallo delle proprie responsabilità. No, non siamo su scherzi a parte, siamo in Sicilia e siamo governati da uno che non sa usare nemmeno il pallottoliere”.