La Giunta municipale ha approvato lo schema di accordo di partenariato con cui sancisce l’adesione del Comune di Caltagirone al progetto per la costituzione del primo Parco mondiale policentrico e diffuso dello stile di vita mediterraneo nei territori del Nisseno e della Sicilia centrale. Si tratta di un’iniziativa ideata dal Comune di Caltanissetta, che ha promosso un piano strategico culturale, sociale ed economico del territorio fondato sulla “Dieta mediterranea” e incentrato su tre matrici: le deliberazioni Unesco del 2010 e del 2013, che hanno riconosciuto lo stile di vita dei nostri padri quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità; l’insieme delle buone pratiche per il buon cibo e il buon vivere comunitario, a partire da esperienze internazionali come il movimento Terra Madre; le straordinarie suggestioni derivanti dall’enciclica di Papa Francesco Laudato sì”.
Il progetto contempla la costituzione di diverse reti: delle cucine della dieta mediterranea; delle ludoteche dello stile di vita mediterranea; dei centri multimediali per lo stile di vita mediterraneo; commerciale, fisica e virtuale, dei castelli e dei borghi; delle comunità dello stile di vita mediterraneo; delle piramidi, quali simboli dell’intero progetto; del patrimonio naturalistico rurale, della biodiversità vegetale e agricola e dei prodotti tipici di qualità; del patrimonio culturale, materiale e immateriale, a partire da quello paesaggistico; della mobilità dolce (di cui fanno parte anche le trazzere della transumanza e le vie Francigene) e ordinaria.
Le considerazioni del sindaco Gino Ioppolo. “Una bella opportunità – sottolinea il primo cittadino – per uno sviluppo del territorio basato su alcune peculiarità – cardine e, in particolare, per la valorizzazione del bosco di Santo Pietro, che costituisce un significativo esempio di biodiversità e di presenza diffusa dei prodotti di base della dieta mediterranea, fra i quali le erbe aromatiche e i grani antichi, oggetto delle attenzioni e dello studio della Stazione sperimentale di Granicoltura per la Sicilia, che ha sede proprio nel borgo di Santo Pietro”.