Due agenti penitenziari, in servizio nella Direzione dell’Istituto di Palermo Pagliarelli, sono stati sospesi dall’esercizio del pubblico ufficio. Entrambi sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per estorsione commessa nei confronti di un terzo individuo esterno al Corpo e all’Amministrazione Penitenziaria. Ci sono altri cinque indagati, di cui tre poliziotti penitenziari.
L’operazione, coordinata dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, ha coinvolto il Nucleo Regionale di Palermo, il Reparto di Polizia Penitenziaria di Pagliarelli e i Nuclei Investigativi Regionali di Milano, Catanzaro e Cagliari. Dalle investigazioni, disposte dalla Procura della Repubblica di Palermo, emerge la condotta di alcuni poliziotti penitenziari che con promesse, somme di soldi (tra i 2.000 e i 5.000 euro) e altre utilità favorivano l’adozione di provvedimenti di trasferimento di altri penitenziari. Il sistema illecito era gestito dall’assistente capo che è destinatario della misura interdittiva per la durata di un anno.