Meridi, il Tribunale pressa e Apulia si ritira

Crias; PNRR

Momenti critici per la Meridi, società del gruppo Finaria, rappresentata da Antonino Pulvirenti. Secondo quanto riportato dal quotidiano “La Sicilia” a firma Vittorio Romano, non è stato rispettato dall’azienda il tempo concesso dal Tribunale fallimentare etneo per la presentazione di un piano di rientro del debito nei confronti dei creditori. Chi pagherà e in che modo gli arretrati? “La Sicilia” afferma che Meridi non possiede le risorse necessarie allo scopo e, a creare ulteriore allarme, la notizia che la pugliese Apulia avrebbe dato forfait rinunciando alla contrattazione di cui qualche settimana fa era stato dato risalto in via ufficiale, secondo quanto riferito anche da Tina Donatelli, segretaria di direzione di Apulia.

Questa vicenda coinvolge lavoratori, creditori e sindacalisti che attendono con ansia chiarezza e risposte concrete. Anche i tifosi del Catania, però, sono in attesa di notizie considerando che, se la società non dovesse essere acquistata, la squadra etnea non avrebbe più fonti da cui attingere risorse economiche. Proprio questo è un aspetto che ha fatto indignare creditori e lavoratori, i quali hanno visto la Meridi fornire ingenti somme alle altre aziende del patron Pulvirenti, la società quindi ha sottratto a se stessa finanze minando la propria solidità economica – secondo quanto ribadito da “La Sicilia” -. La decisione del Tribunale fallimentare non è certa, anche se i creditori, insistono per la dichiarazione del fallimento della Meridi al fine di trovare al più presto un nuovo proprietario per recuperare i crediti vantati, che per quanto riguarda il Calcio Catania ammontano a circa due milioni. L’udienza di domani sarà attesa da diverse figure, la sentenza potrebbe cambiare, infatti, le sorti di diversi soggetti.

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