L’ex Mulino Santa Lucia di Catania è in stato di abbandono e spesso vandalizzato da ladri e criminali che hanno distrutto interni e deturpato gli esterni. Ersilia Saverino, Presidentessa dell’Assemblea Provinciale di Catania per il Partito Democratico, chiede un confronto sul caso.
“L’ex Mulino Santa Lucia va assolutamente riqualificato per il bene dell’intera città. Ancora abbandono e degrado da me sempre attenzionato prima come consigliera comunale e componente della commissione al Patrimonio, ed ora come Presidentessa dell’Assemblea Provinciale di Catania per il Partito Democratico.
Parliamo di un grande complesso edilizio, a pochi metri dal Centro Storico della città, che tra i lunghi iter giudiziari e piani di sviluppo bloccati da tempo è stato preso di mira da ladri e vandali che hanno praticamente distrutto gli arredi interni, danneggiato e deturpato le facciate esterne.
A cosa serve mantenere una struttura che potrebbe essere una risorsa per tutto il territorio in queste condizioni? Io credo che oggi, nel pieno rispetto della legge che deve fare il suo corso, sia arrivato il momento per un sano confronto, tra istituzioni politiche, enti sociali e tutti gli altri soggetti interessati, su i tanti progetti oggi tornati di grande attualità.
È una questione di immagine, di sicurezza e di decoro per l’intera Catania. Sono certa che il recupero dell’impianto non sarà semplice né veloce, ma occorre iniziare a parlare di rinascita della zona. In tutti questi anni sull’ex Mulino di Santa Lucia si è discusso molto parlando di destinazioni varie, come sede di associazioni, di un poliambulatorio o perfino di onlus.
Il rischio oggi per questa struttura è quello di restare impantanata, ancora per molti anni, nei lunghi iter burocratici che non tengono conto delle esigenze e delle tempistiche del territorio. Nel frattempo, come spesso succede in questi casi, i ladri ed i vandali continuano l’opera e fanno razzia o distruggono tutto lasciando alla gente uno spettacolo pietoso di cui l’intera Catania farebbe volentieri a meno”.