Regione Siciliana espropria casolare in cui fu ucciso Peppino Impastato

In occasione dell’anniversario della scomparsa di Felicia Bartolotta Impastato, madre di Peppino – uomo che lottava contro la mafia e ucciso per mano della stessa -, il presidente isolano Nello Musumeci ha annunciato che il casolare in cui è stato rinvenuto il corpo privo di vita di Peppino Impastato è divenuto patrimonio della Regione Siciliana.

“La forza e la tenacia con cui Felicia Bartolotta Impastato ha testimoniato – fra le prime donne in Sicilia – il suo no alla mafia è stata una scelta che rimane da esempio e che va sempre ricordata. L’anniversario della sua scomparsa (2004) assume quest’anno un significato particolare: il casolare dove è stato rinvenuto il corpo straziato del figlio Peppino è ormai patrimonio della Regione Siciliana, che lo ha voluto sottrarre alla completa distruzione” dice Musumeci.

“Il 15 dicembre – prosegue il governatore siculo – avrà luogo la nostra formale presa in possesso del fabbricato. È stata una procedura di esproprio lunga e complicata ma alla fine siamo riusciti a non cancellarne il valore simbolico che rappresenta nella lotta allo strapotere mafioso. Sulla destinazione, saranno il Comune di Cinisi e la Città metropolitana di Palermo a decidere”.

L’iter per l’esproprio del casolare, in cui il 9 maggio del 1978 Impastato fu ucciso dalla mafia, era iniziato oltre un anno fa. Il sito, nel 2015, era stato dichiarato di “interesse culturale”.

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