Messaggio di fine anno del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Dopo un 2020 caratterizzato dall’emergenza sanitaria, il governatore isolano augura a tutti un buon 2021 che sia costellato da speranza e spirito di comunità.
“Care siciliane e siciliani l’anno che si conclude è stato certamente il più difficile dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. I nostri figli e nipoti lo leggeranno nei loro libri di storia. In Sicilia abbiamo affrontato l’emergenza sanitaria, alla quale nessuno al mondo era preparato, con prudenza e con coraggio. La nostra prudenza e il loro coraggio, quello degli operatori sanitari in prima linea noncuranti del pericolo ben oltre lo spirito di servizio e assieme a loro i volontari, le Forze dell’Ordine, i sindaci, i commissari delle ex province e i prefetti. Voglio ringraziare tutti anche a nome dei 55.000 pazienti guariti e dimessi dai nostri ospedali. Così come sento di rivolgere un commosso pensiero a tutti i siciliani che purtroppo non ce l’hanno fatta. Dalla sofferenza stiamo passando lentamente alla stagione della speranza, restando vigili naturalmente perché il virus è ancora tra noi. Ma il vaccino è arrivato e la nostra priorità è continuare a lavorare affinché milioni di siciliani possano immunizzarsi entro il mese di settembre. Anch’io, non appena sarà il mio turno, mi sottoporrò al vaccino e lo farò con entusiasmo e con convinzione. Ci prepariamo insomma alla stagione della ripresa e della ripartenza eppure in quest’anno così difficile la Regione Siciliana non si è mai fermata neppure un giorno. Governo e Parlamento nel confronto dialettico, a volte anche appassionato, hanno dato prova di grande impegno e responsabilità. Abbiamo messo a disposizione dei più bisognosi centinaia di milioni di euro. Briciole certamente ma assai utili. La Corte Costituzionale ha confermato di recente una nostra legge e così chiuderemo finalmente la lunga stagione del lavoro precario e alla fine della legislatura saranno ben oltre 50.000 i siciliani non più condizionati da un lavoro senza certezza di futuro affinché i giovani possano formarsi in maniera adeguata, inserirsi nel mondo del lavoro e perché no creare nuove famiglie. Abbiamo dato impulso all’economia grazie all’accelerazione della spesa pubblica, all’apertura di tanti nuovi cantieri e molti altri ne apriremo a partire dal 2021. Ma l’obiettivo raggiunto che sottolineo con orgoglio e l’avere certificato per il terzo anno consecutivo l’utilizzo di tutte le risorse europee messe a disposizione della Sicilia senza dover restituire neppure un centesimo a Bruxelles. Dall’inizio della legislatura si tratta 2 miliardi e 900 milioni di euro spesi in Sicilia. Abbiamo ancora tanto da fare. La nostra più ambiziosa sfida è quella di rendere la Sicilia competitiva e attrattiva nel contesto del Mediterraneo e per vincerla dobbiamo mantenere lo spirito di comunità. Non lasciamoci dividere dal contagio ideologico. Non lasciamoci sopraffare dalla rassegnazione. Il destino ha chiamato il nostro popolo a una grande prova di volontà. Il popolo siciliano nei momenti difficili ha sempre dimostrato, nel corso dei secoli, capacità assolutamente ineguagliabili. Ne sono certo, sarà così anche nel 2021. Buon anno a tutti”.