Pubblicata, sul sito ufficiale della Sogin, la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee, un documento che individua le zone del territorio italiano candidate ad ospitare il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi. Sono 67 i siti che rispondono ai requisiti stabiliti dall’Ispra e dall’International Atomic Energy Agency, concentrati in sette regioni italiane: Piemonte, Toscana, Lazio, Puglia, Basilicata, Sardegna e Sicilia. Nell’Isola le zone d’interesse sono state individuate nelle province di Trapani, Palermo e Caltanissetta. Nello specifico, i Comuni interessati sono Trapani, Calatafimi-Segesta, Castellana Sicula, Petralia Sottana, Butera.
Con la pubblicazione della mappa si conclude un’attesa durata quasi sei anni. Il via libera alla pubblicazione della Cnapi doveva infatti arrivare entro il 20 agosto 2015, ma le numerose richieste di accertamenti tecnici, nonché gli impegni politici urgenti susseguitisi nel tempo, hanno notevolmente dilatato i tempi d’attesa.
Tra queste 67 aree, dovrà adesso essere individuato il sito unico nazionale dove realizzare l’infrastruttura idonea ad accogliere tutti i rifiuti radioattivi prodotti da impianti nucleari italiani. La realizzazione del Deposito si rende necessaria per l’adeguamento dell’Italia alla direttiva europea 2011/70/EURATOM, che all’art. 4 prevede espressamente la responsabilità di ciascuno Stato membro in ordine “alla gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi generati nel suo territorio“.
Anna Aqueci