Lunedì la maggioranza in Camera, nella tarda serata di ieri – martedì 19 gennaio 2021 – il Senato conferma la fiducia all’esecutivo con una maggioranza non assoluta. Il Governo Conte resiste. Nella giornata di oggi, il premier dovrebbe salire al Quirinale.
Il presidente Casellati ricorre al VAR
Giuseppe Conte ottiene una maggioranza relativa – 156 i voti a favore, 140 contrari, 16 gli astenuti – in Senato tra le polemiche. Nel momento in cui il presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati stava per dichiarare concluse le votazioni, è giunta la chiama da parte del senatore ex Movimento 5 Stelle Lello Ciampolillo e di Riccardo Nencini, presidente del consiglio nazionale del Partito Socialista Italiano appartenente al gruppo Italia Viva. Al fine di fugare ogni dubbio e rispettare di conseguenza il regolamento, Casellati chiede di vedere la registrazione video della seduta e successivamente concede ai due senatori di votare: “La richiesta è arrivata alle 22.14, la votazione è stata chiusa alle 22.15 – spiega il presidente del Senato della Repubblica -. Riammetto dunque alla votazione il senatore Ciampolillo e il senatore Nencini”. Voti in extremis, quelli dell’ex M5S e del socialista, che permettono al Governo di ottenere la fiducia perché entrambi favorevoli. Non si placano gli animi di Lega e FdI decisi ad appellarsi al Colle.
Fiducia all’esecutivo, Conte: “L’Italia non ha un minuto da perdere”
Lasciato Palazzo Madama pochi minuti prima della comunicazione sul verdetto del presidente Casellati, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha commentato il raggiungimento di una maggioranza relativa in Senato sui propri canali social: “Il Governo ottiene la fiducia anche al Senato. Ora l’obiettivo è rendere ancora più solida questa maggioranza. L’Italia non ha un minuto da perdere. Subito al lavoro per superare l’emergenza sanitaria e la crisi economica. Priorità a piano vaccini, Recovery Plan e DL Ristori”.