Un 18enne di Messina, ai domiciliari con braccialetto elettronico e ora condotto in carcere, nascondeva in casa due bombe carta, la stessa tipologia di ordigno che ha provocato l’amputazione della mano destra di un bambino di 10 anni. La Polizia, nel corso di una perquisizione, ha trovato in uno sgabuzzino due candelotti artigianali, nascosti in un piccolo armadio, insieme a circa 160 cartucce da caccia del padre (dal peso complessivo di 7,5 chili).
Dalle investigazioni è venuto alla luce, così come accennato in precedenza, che poche ore prima dell’arresto il ragazzo aveva ceduto una bomba carta a un bimbo di 10 anni e lo scoppio della stessa ha causato l’amputazione della mano del piccolo. Quest’ultimo avrebbe chiesto aiuto proprio al maggiorenne che considerava un amico. Il 18enne è indagato per lesioni personali colpose gravissime. Per il maggiorenne arriva la misura della custodia cautelare in galera.