La Procura di Palermo conduce un’inchiesta sul piano regionale sui rifiuti che da tanti anni è in programma ma non è ancora stato approvato. Un nuovo filone è partito a seguito dell’arresto di Vito Nicastri e di Paolo Arata, operazione fondata su un giro di mazzette pagate a funzionari regionali per facilitare gli iter di progetti in materia di biometano. Nicastri è ritenuto finanziatore della latitanza del boss Matteo Messina Denaro, soggetto che ha investito nel settore delle energie alternative. I pm, coordinati dall’aggiunto Paolo Guido, stanno indagando per capire se ci siano state pressioni al fine di fornire dei vantaggi ad imprese legate ad ambienti politici e se siano coinvolti burocrati regionali. Nicastri ha fatto diverse ammissioni e sulla questione sono stati sentiti il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e l’assessore Toto Cordaro.
Articoli Correlati
-
Catania (CT). Giravano su un’auto rubata: 3 pregiudicati denunciati per “ricettazione”
L’attività operativa h24 delle “Gazzelle” del Nucleo Radiomobile di Catania continua costantemente, assicurando oltre alla pronta... -
Aci Sant’Antonio e Pedara (CT). Sequestrata dai Carabinieri altra discarica abusiva a cielo aperto con carcasse di veicoli cannibalizzati ad Aci Sant’Antonio e controlli a Pedara su abusivismo edilizio. 4 persone denunciate.
Continua la campagna dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catania nella propria attività di controllo del... -
Catania: Sentenza ribaltata: sei anni di reclusione per Salvatore Chisari per duplice tentato omicidio e porto d’armi illegale
La Corte d’Assise d’Appello di Catania ha emesso una sentenza decisiva nel caso di Salvatore Chisari,...