La presidenza del Consiglio dei Ministri ha disposto la “mobilitazione straordinaria del Servizio nazionale della protezione civile in supporto della Regione Siciliana” per “gli eccezionali eventi connessi all’attività dell’Etna” e per “concorrere all’assistenza e al soccorso alla popolazione colpita dagli eventi“. Il decreto, firmato dal premier Mario Draghi, dispone inoltre “l’assegnazione di contributi per il concorso alla copertura finanziaria degli oneri sostenuti dalle componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile mobilitate“.
Dal 16 febbraio 2021 il territorio catanese è “interessato da continui episodi parossistici, forti esplosioni, colate e fontane di lava che hanno causato ripetute ricadute di materiale piroclastico su numerosi centri abitati del comprensorio etneo determinando una grave situazione di pericolo per l’incolumità delle persone e per la sicurezza dei beni pubblici e privati“. La mobilitazione è motivata pure con “il possibile aggravamento della situazione in vista del persistere degli eventi“.