Amministrazione giudiziaria per un anno nei confronti di nove società ritenute riconducibili all’ex deputato della Regione Siciliana ed ex sindaco di Aci Catena Raffaele “Pippo” Nicotra, 64enne attualmente agli arresti domiciliari. Il Tribunale di Catania, su richiesta della Procura distrettuale, ha emesso il decreto. La misura riguarda aziende operanti nel settore del commercio al dettaglio e all’ingrosso di prodotti alimentari, della gestione ed elaborazione di dati contabili amministrativi e commerciali e della compravendita di immobili. Il volume complessivo d’affari è stimato in oltre 30 milioni euro.
I Carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Catania hanno eseguito il provvedimento. Quest’ultimo, spiega la Procura, “mira a bonificare ed impermeabilizzare il complesso delle strutture imprenditoriali facenti capo a vario titolo al Nicotra, la cui gestione è fortemente sospettata di essere stata orientata al fine di agevolare la famiglia di Cosa Nostra etnea Santapaola-Ercolano” considerata la sua “vicinanza al gruppo di Aci Catena“.
Il soggetto, due volte primo cittadino di Aci Catena e quattro volte deputato all’ARS con diversi partiti (Nuovo Psi, Mpa, Pdl, Udc, Articolo 4 e Pd), è un noto imprenditore al vertice di una catena di supermercati. L’uomo, nell’ottobre 2018, nell’ambito dell’operazione “Aquilia” è stato arrestato. L’8 maggio 2020 è stato condannato col rito abbreviato dal Gup Anna Maria Cristaldi a sette anni e quattro mesi di carcerazione per tentata estorsione e concorso esterno alla mafia e assolto dal crimine di corruzione elettorale così come richiesto dalla Procura.
Di seguito le attività commerciali destinatarie del provvedimento:
1) Ingrosso Alimentari NICOTRA di Giuseppa CHIARENZA & C. s.a.s.;
2) Pavit s.r.l.;
3) Nucleo6 s.r.l.;
4) Nicotra Food s.r.l.;
5) Belfrontizio s.r.l.;
6) Essegi s.r.l.;
7) Nicon s.r.l.;
8) Alimentari Nicotra s.r.l.;
9) Ni.Imm. s.r.l..
