Presidiavano pure di notte le camere mortuarie dell’ospedale di Caltagirone per ottenere i servizi di onoranze funebri dei pazienti morti. Questa è l’accusa mossa a 9 soggetti destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito di un’operazione denominata “Requiem”. Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri del Comando Provinciale di Catania.
Le persone coinvolte sono indagate – a vario titolo – di associazione per delinquere, illecita concorrenza con minaccia o violenza, violazioni di sepolcro, furti aggravati, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, minaccia, interruzione di un ufficio o servizio pubblico nonché di minaccia a pubblico ufficiale e istigazione alla corruzione.
La Procura di Caltagirone ha coordinato le indagini e sostiene che gli indagati “si sono resi protagonisti di innumerevoli ingressi abusivi all’interno delle sale mortuarie”. Gli stessi avrebbero “danneggiato e distrutto gli arredi funerari delle ditte concorrenti e i biglietti pubblicitari” nonché “strappato dalle salme, una volta a quella di un feto, i talloncini identificativi per rintracciare, prima degli altri concorrenti, i parenti dei defunti a cui proporsi per le onoranze funebri”.