Volge al termine la festa di Sant’Agata 2020 che lascia come sempre in eredità emozioni e spunti di riflessione. Anche il giro interno è andato a buon fine, senza complicazioni, e a passo spedito. Un viaggio passato per la via Etnea, e i fantastici fuochi del Borgo alle sei del mattino prima del canto delle monache di clausura e del rientro in cattedrale. All’insegna della sicurezza, su cui la festa di quest’anno ha fondato ogni operazione, nella giornata del cinque le candelore non hanno preso parte al giro interno a causa delle cattive condizioni climatiche che si sono abbattute su Catania, con un forte vento e il rischio pioggia che avrebbe reso davvero pericoloso e difficoltoso per i portatori percorrere l’intero tragitto. Rispettata comunque la tradizione, e il percorso della Santa Patrona è andato avanti nel segno della sicurezza, del senso della responsabilità e della sobrietà.
Arrivano proprio alla chiusura dei festeggiamenti notizie in merito a quanto di grave è accaduto lo scorso anno. Il gip di Catania, infatti, accogliendo la richiesta della procura, ha archiviato l’inchiesta sul cambio di percorso del fercolo di Sant’Agata, che il 6 febbraio 2019 non effettuò per motivi di sicurezza la spettacolare salita di via Antonino di Sangiuliano, rientrando in cattedrale. Il fascicolo era stato aperto sul tentativo, poi non riuscito, di alcuni devoti di ribellarsi alla decisione del ‘capo vara’ Claudio Consoli di non far svolgere uno dei momenti più intensi e appassionati della festa.
