La Regione Siciliana pensa a soluzioni a breve e a medio termine per risolvere i problemi idrici della provincia di Agrigento. Questo quanto stabilito nel corso del vertice che si è tenuto oggi nella sede del Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti, alla presenza dell’assessore all’Energia e ai Servizi di pubblica utilità, Daniela Baglieri, del dirigente generale, Calogero Foti, e di tutti i soggetti interessati alla distribuzione idrica della provincia agrigentina.
Diverse le soluzioni individuate tra cui: l’ammodernamento di un modulo del dissalatore di Porto Empedocle, in grado di produrre circa 25-30 litri al secondo, il potenziamento del sistema di presa della diga Castello, in grado di convogliare al potabilizzatore di Santo Stefano di Quisquina e quindi nel sistema del Voltano dagli 80 ai 100 litri al secondo, la realizzazione di interventi finalizzati alla eliminazione delle perdite lungo il sistema “Tre Sorgenti” per il recupero di circa 40 litri al secondo, il trasferimento di reti ed impianti all’Ati di Agrigento per una gestione unitaria del sistema. L’Ati, infine, verificherà l’eventuale possibilità di sfruttamento di ulteriori risorse rapidamente collegabili al sistema di distribuzione.
“Oggi – ha detto l’assessore Daniela Baglieri – è stata fatta una ricognizione con tutti gli interlocutori protagonisti del sistema acque nella provincia di Agrigento, i quali hanno dato il loro contribuito per la risoluzione di numerose problematiche. Le opzioni formalizzate sono state vagliate con criteri di fattibilità e di efficienza. Sono certa che gli impegni presi saranno rispettati responsabilmente per il bene di tutto il territorio dell’agrigentino”.