L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, diffonde delle novità sull’attività eruttiva dell’Etna.
Ore 20:04 (18:04 UTC) – “A partire dalle 17:39 UTC, si osserva dalle telecamere di sorveglianza, la ripresa dell’attività’ stromboliana al Cratere di Sud-Est. Tale attività produce blande emissioni di cenere che si disperdono rapidamente in prossimità dell’area sommitale del vulcano. Alle ore 17:40 UTC l’ampiezza del tremore vulcanico è su valori medi con andamento in leggera crescita. L’ultima localizzazione del tremore, alle ore 17:15 UTC, risulta in prossimità del cratere Cratere di Sud-Est ad una profondità di circa 3,0 km s.l.m. Il
numero degli eventi infrasonici è basso. Gli ultimi eventi risultano localizzati in prossimità del cratere Cratere di Sud-Est”.
Ore 20:26 (18:26 UTC) – “A partire dalle 18:05 UTC circa, si osserva l’incremento dell’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est. Sulla base del modello previsionale, la nube eruttiva prodotta
dall’attività in corso si disperde in direzione Est-Sud-Est. Alle ore 18:10 UTC l’ampiezza
del tremore vulcanico è su valori alti con andamento in crescita. L’ultima localizzazione
del tremore, alle ore 17:45 UTC, risulta in prossimità del cratere Cratere Sud-Est ad una
profondità di circa 3,0 km s.l.m. Il numero degli eventi infrasonici negli ultimi 10 minuti, alle ore 18:07 UTC, è alto. L’ultimo evento infrasonico risulta localizzato in prossimità del cratere Cratere Sud-Est. Allo stato attuale non si osservano variazioni significative nei segnali delle reti clinometriche e GNSS”.
Ore 20:43 (18:43 UTC) – “A integrazione del comunicato precedente (Comunicato di Aggiornamento n. 417), a partire dalle 18:25 UTC si osserva anche un trabocco lavico che dal versante meridionale dal Cratere di Sud-Est, si propaga in direzione Sud-Ovest”.
Ore 20:54 (18:54 UTC) – “A partire dalle 18:40 UTC circa, si osserva dalle telecamere di sorveglianza il passaggio da attività stromboliana del Cratere di Sud-Est a fontana di lava. Sulla base del modello
previsionale, la nube eruttiva si disperde in direzione Est. Al momento, l’altezza della colonna eruttiva ha raggiunto circa 7 km a.s.l. Alle ore 18:40 UTC l’ampiezza del tremore vulcanico è su valori molto alti con andamento in crescita. Il numero degli eventi infrasonici è alto.
Ore 21:46 (19:46 UTC) – “A partire dalle 19:15 UTC, la fontana di lava dal Cratere di Sud-Est si è gradualmente esaurita. In accordo con il modello previsionale, la dispersione ha riguardato il settore orientale del vulcano. La nube eruttiva ha raggiunto un’altezza, derivata da dati satellitari, di circa 7.6 km s.l.m.. Personale INGV Osservatorio Etneo riporta ricaduta copiosa di lapilli fino a 5-6 mm sulla località di Santa Tecla. Inoltre, la fontana di lava ha prodotto un trabocco lavico lungo il versante meridionale del Cratere di Sud-Est, che si è propagato in direzione Sud-Ovest. Nel versante orientale, si osserva tuttora il terzo flusso lavico che si è generato dalla bocca effusiva di quota 3050 m s.l.m., durante lo scorso episodio di fontana (Comunicato di Aggiornamento n. 415). Quest’ultimo appare scarsamente alimentato ed in raffreddamento. Alle 19:00 UTC l’ampiezza del tremore ha raggiunto i valori massimi per poi cominciare una veloce diminuzione. Le ultime localizzazioni del tremore risultano in prossimità del Cratere Sud-Est ad una quota di circa 2800 m. s.l.m.. L’attività infrasonica è ad un livello alto localizzata al Cratere di Sud-Est. Durante la fase di fontana di lava le stazioni della rete clinometrica hanno registrato modeste variazioni. Non si osservano variazioni significative nei segnali acquisiti dalla rete GNSS”.