É un quadro politico complesso e variegato quello che viene fuori dai risultati delle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre. A risultati ormai acquisiti è tempo di bilanci, anche alla luce degli equilibri nazionali dettati dall’ampia e disomogenea maggioranza che sostiene il governo Draghi. Da segnalare l’ennesimo crollo dell’affluenza alle urne: il dato nazionale parla di un timido 54,7%, che si riduce ulteriormente in realtà come Torino, Milano e Napoli dove la percentuale non supera il 50%.
Elezioni decise al primo turno: Esulta il Pd. Vincono Sala e Lepore, a Napoli premiato il fronte con il M5S
Convincente affermazione del Partito Democratico e dell’asse di centrosinistra a Milano, dove l’uscente Sala vince al primo turno sfiorando il 60% delle preferenze. Dura batosta per il centrodestra e per il suo candidato civico Luca Bernardo, che si ferma ad un passo dal 32%, ma anche per il Movimento 5 Stelle che raccoglie solo il 2,70% e la cui candidata Laila Pavone, viene superata dall’ex pentastellato Paragone.
L’asse Pd – M5S è vincente a Bologna, dove come da pronostico il dem Lepore (assessore della giunta uscente) sbaraglia con il 61,9% la concorrenza del civico di Cdx Battistini (29,64%), ed a Napoli dove si impone nettamente l’ex Ministro dell’Università, Manfredi (62,90%). Restano solo le briciole per l’ex magistrato Catello Maresca (21,88%) e per Alessandra Clemente (5,58%), candidata del sindaco uscente De Magistris. Sostanzialmente positivo, infine, l’8,19% raggiunto da Bassolino (primo cittadino partenopeo dal 1993 al 2000) sostenuto dalle sue liste civiche, da Azione e dal Partito Gay.
Partita aperta a Roma e Torino: si va al ballottaggio
Elezioni ancora da decidere sia a Roma che a Torino, dove il sindaco sarà deciso dal ballottaggio in programma tra due settimane. Nella capitale è avanti il candidato di centrodestra Enrico Michetti (30,15%), che se la vedrà con quello di centrosinistra, il Ministro dell’Economia del Conte II, Roberto Gualtieri (27,03%). Sugli scudi Carlo Calenda che, sostenuto soltanto da una lista, si piazza terzo con il 19,82%. Sarà lui, senza dubbio, l’ago della bilancia al prossimo turno. Sconfitta amara per il sindaco uscente Virginia Raggi: l’esponente grillina si ferma al 19%. Da valutare il suo ruolo e quello delle liste ad essa collegate in vista del ballottaggio.
A Torino è, invece, in vantaggio il centrosinistra con Stefano Lo Russo (43,86%), segue il centrodestra con Paolo Damilano (39,80%). Flop del Movimento 5 Stelle che, nell’altra città simbolo del suo trionfo alle elezioni 2016, resta sotto il 10% con Valentina Sganga, candidata in luogo dell’uscente Appendino che, come noto, ha scelto di fare un passo indietro a causa delle vicende giudiziarie che la riguardano. Vedremo se l’elettorato pentastellato spianerà la strada per la vittoria di Lo Russo, a dispetto delle sue dichiarazioni di chiusura nei confronti del Movimento.
Verdetto rinviato anche a Trieste, dove però il candidato di centrodestra e sindaco uscente Dipiazza gode di un vantaggio rassicurante. L’esponente di Forza Italia, infatti, ha ottenuto il 46,92% davanti allo sfidante di centrosinistra Russo (31,65%).
Elezioni regionali: la Calabria al centrodestra
Si è votato anche in Calabria, dopo la prematura scomparsa di Iole Santelli. Anche stavolta vince il centrodestra, che si afferma nettamente con Roberto Occhiuto (54,47%). Seguono Amalia Bruni (Pd – M5S e civiche) con il 27,68% e l’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che non va oltre il 16.16%.