Elezioni 2021, ballottaggi: Roma e Torino al centrosinistra, Trieste al centrodestra

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Con il risultato dei ballottaggi vanno in archivio le elezioni amministrative sul territorio nazionale, in attesa del secondo turno in Sicilia e Sardegna programmato per il 24 e 25 ottobre. Ulteriormente in calo l’affluenza alle urne, che si attesta al 43,93%. Vediamo, nel dettaglio, i risultati maturati nei maggiori capoluoghi chiamati al voto e le conseguenze di questa tornata elettorale sul piano politico e delle alleanze.

I ballottaggi: Roma e Torino al centrosinistra, Dipiazza riconfermato a Trieste

Roberto Gualtieri è il nuovo sindaco di Roma: l’ex Ministro dell’Economia, anche grazie al possibile sostegno di chi al primo turno aveva votato Raggi e Calenda, ottiene il 60,15%. Netta, quindi, la sconfitta per il rivale di centrodestra Michetti. Il centrosinistra esulta pure a Torino, dove si afferma con Stefano Lo Russo (59,3%) ai danni di Paolo Damilano, che non va oltre il 40,77%. In quel di Trieste, dove la protesta dei lavoratori portuali ha tenuto banco nei giorni del voto, si afferma di misura il candidato di centrodestra Roberto Di Piazza (51,29%), che batte quello di centrosinistra Francesco Russo (48,71%). Negli altri capoluoghi al voto si conferma la tendenza nazionale. Il centrosinistra vince infatti a Caserta, Cosenza, Isernia, Savona, Latina e Varese.

Le conseguenze post voto

Sulla scorta di questi risultati sono già iniziate le analisi dei partiti e della coalizione, anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali e – soprattutto – della partita per l’elezione del prossimo Presidente della Repubblica. Se il segretario del PD Enrico Letta pare intenzionato a costruire il cosiddetto “nuovo Ulivo”, e prova quindi a formare un fronte con LEU, M5S, Azione e Italia Viva, il centrodestra si lecca le ferite e va alla ricerca di una strategia vincente, che consenta di capitalizzare e non disperdere il consenso sul piano nazionale.

Potrebbe, però, arrivare dalla Sicilia una clamorosa novità che rischia di sparigliare equilibri ed alleanze. Sarebbero, infatti, in corso importanti interlocuzioni tra Matteo Renzi e Gianfranco Micchichè. L’obiettivo? Costruire un’alleanza tra i due partiti in vista delle comunali di Palermo e delle Regionali. Un fronte moderato e centrista che si allargherebbe alla nuova DC di Totò Cuffaro, a Cantiere Popolare di Saverio Romano ed a + Europa. All’interno di esso, almeno nei piani dell’ex sindaco di Firenze, ci sarebbe spazio anche per Azione di Carlo Calenda, forte del successo riscosso alle amministrative capitoline. Fronte, questo, che potrebbe raccogliere il consenso dell’elettorato moderato, escludendo da un lato il Movimento 5 Stelle e dall’altro Lega e Fratelli d’Italia e facendo, altresì, fallire il progetto di Enrico Letta…. Con buona pace delle lealtà politica, delle alleanze e delle coalizioni, presentate finora da tutti i protagonisti politici come solide ed inossidabili.

 

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