Il 4 novembre 2021 (Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate) ricorre il centesimo anniversario della tumulazione del Milite Ignoto. La sua tomba si trova al centro dell’Altare della Patria a Roma. Cento anni fa andò in scena la cerimonia solenne di traslazione della salma posta all’interno della tomba del Milite Ignoto. Il corpo fu scelto da Maria Bergamas in rappresentanza del figlio Antonio, arruolatosi come volontario nell’esercito italiano e morto sull’Altipiano di Asiago. La donna scelse tra undici bare poste all’interno della basilica di Aquileia che appartenevano a soldati senza nome caduti in guerra. La traslazione al Vittoriano è divenuta un simbolo per onorare tutte le persone che hanno perso la vita durante la guerra. Sono tante le manifestazioni commemorative organizzate oggi in tutta Italia per non dimenticare i caduti.
“Cento anni fa il Governo italiano scelse di seppellire il Milite Ignoto all’Altare della Patria: una decisione presa per onorare le decine di migliaia di giovani soldati morti durante la Prima Guerra Mondiale – si legge in una nota del Governo -. Fu una donna di umili origini a scegliere la salma tra quelle rese irriconoscibili dalla violenza cieca della guerra. La madre di un suddito austro-ungarico, arruolatosi sotto falso nome nell’esercito italiano. Un soldato che aveva perso la sua identità diventò così simbolo dell’intero Paese. Oggi, ci stringiamo attorno alle Forze Armate nel ricordo di tutti i caduti. Onoriamo lo spirito di servizio con cui i militari garantiscono la nostra sicurezza e le nostre libertà. Lo hanno fatto in Afghanistan e in molte altre parti del mondo, con professionalità, dedizione e capacità di dialogo. E in Italia, nella campagna vaccinale contro il Covid-19. Ringrazio tutte le donne e gli uomini impegnati nel nostro Paese e all’estero. Vi siamo e vi sentiamo vicini. Oggi, come in passato, abbiamo bisogno del vostro coraggio e della vostra umanità”.