ANCI Sicilia, assemblea: chiesto incontro ai prefetti, sindaci pronti alle dimissioni senza risposte concrete

L’ANCI Sicilia nei prossimi giorni invierà una nota formale richiedendo ai prefetti isolani di incontrare, il prossimo 17 novembre, delegazioni di sindaci. I primi cittadini, in considerazione del rischio di crisi istituzionale, in assenza di risposte concrete da parte del Governo nazionale, rappresenteranno le ragioni della mobilitazione non escludendo le dimissioni.

Le decisioni sono state assunte dall’assemblea straordinaria dei sindaci siciliani che, convocata dal presidente Leoluca Orlando, ha visto la partecipazione di circa 150 primi cittadini. Nell’incontro, andato in scena ieri, è stato fatto il punto sulla crisi degli enti locali e sull’impossibilità di offrire servizi adeguati ai cittadini e di realizzare investimenti anche in vista dell’attivazione delle risorse del PNRR.

Siamo in presenza di una drammatica crisi istituzionale e di sistema che per la sua vastità sconvolge le amministrazioni a prescindere dalle questioni amministrative e gestionali e dagli orientamenti politici – si legge nel documento conclusivo -. L’ANCI Sicilia ha registrato, fino ad ora, importanti segnali di attenzione da parte del Governo nazionale e del Parlamento, nello specifico dalla presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, dal ministro Daniele Franco, dal vice ministro Laura Castelli e dal presidente e dai componenti della Commissione Finanze e Tesoro, attenzione che tuttavia non basta. È necessario formalizzare un intervento normativo e finanziario soddisfacente a valere sull’anno in corso e sul prossimo triennio. Sebbene le proposte dell’Associazione siano state già sottoposte al Governo e al Senato si è constatato che, ad oggi, non è stata ancora definita alcuna ipotesi concreta. Per tale ragione i sindaci sono costretti a proseguire con la mobilitazione e chiedono che vengano messi nelle condizioni di evitare una crisi istituzionale senza precedenti con inevitabili conseguenze sui servizi ai cittadini, sulla tenuta sociale e sullo sviluppo del territorio”.

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