Era il 10 luglio 1943 quando un bombardiere USA veniva abbattuto, dalla contraerea tedesca, nei pressi di Sciacca. Dopo 78 anni sono stati localizzati i resti del B25 e di alcuni dei suoi occupanti, rimasti sepolti sotto terra per questo lungo periodo.
I dettagli dell’operazione
A condurre la missione il Dipartimento della Difesa che, dal 2015, si occupa di trovare nel mondo i resti dei soldati morti sul campo o imprigionati nei più importanti conflitti mondiali.
A guidare l’operazione è stato il capitano Neal Gupta, alla testa di 30 uomini che hanno scavato, per un mese e mezzo, nella vallata di Piana Grande di Misilufurmi. Il prossimo passo sarà quello della comparazione del dna con alcuni dei parenti ancora vivi, al fine di avere la conferma che si tratti davvero dei militi dispersi.
“La nostra missione – spiega Gupta – è quella di cercare, identificare e restituire ai familiari i resti dei nostri fratelli americani morti nel mondo durante i conflitti. Non vogliamo lasciare nulla al caso ma ridare onore, anche dopo così tanto tempo, agli americani che sono caduti in conflitto”.
