E’ stato affidato ad uno studio di Padova l’incarico di progettare il nuovo ponte ciclopedonale, tra Riva della Posta e via Eritrea. Il terzo ponte (ciclopedonale) sorgerà nell’area dove una volta c’era il Calafatari, poi demolito perchè a rischio cedimento. “A seguito di una ricognizione sul panorama nazionale tra i professionisti esperti” – fa sapere Palazzo Vermexio – è stato scelto lo studio dell’architetto padovano Lorenzo Attolico. Poco più di 90mila euro il costo dell’incarico di progettazione. Attolico si è già occupato di ponti ciclopedonali, realizzati tra Padova e Mirano, oltre al ponte Flaiano a Pescara e – curiosità – anche uno studio relativo al famigerato ponte sullo Stretto, per l’armonizzazione delle infrastrutture ferroviarie, di illuminazione funzionale e di accento del ponte con la simulazione virtuale ed animata degli effetti cromatici diurni e notturni. Al progettista, il Comune di Siracusa chiede un’opera caratterizzata da “forme lineari leggere, sfuggenti, con l’auspicio di renderle pienamente integrabili nel sito senza gravare eccessivamente sui preesistenti equilibri paesistici ed ambientali”. Una volta approvato il progetto esecutivo, si stima un tempo di quattro mesi per dare l’avvio ai lavori che dovrebbero essere completati – secondo un primo cronoprogramma – entro i successivi 120 giorni. La struttura sarà caratterizzata da una forma ad arco teso, “impostato su spalle costituite da fondazioni profonde adatte ad accogliere l’azione orizzontale esercitata dalla forma architettonica assunta”. Sul lato dell’isola di Ortigia – si legge nella documentazione disponibile – “è previsto un innalzamento del piano di imposta dell’opera che viene raggiunto attraverso la realizzazione di due piccole rampe, fino ad un’altezza utile di calpestio a circa 1,20 m di innalzamento rispetto al piano stradale di via Forte Gallo e via Delle Poste”. Un rialzo necessario, spiegano i tecnici, per colmare l’esistente dislivello tra le due sponde del canale. Nessun problema per le imbarcazioni che dovranno attraversare il canale, passando sotto al nuovo ponte: avranno a disposizione una luce utile pari a 3,60 mt. per 10 mt. Le opere di fondazione “dovranno essere costituite da due spalle e due plinti in cemento armato, su micropali”. L’utilizzo di micropali “permetterà una migliore risposta delle opere di fondazione alle sollecitazioni trasmesse dalla passerella”, lunga una quarantina di metri. La struttura del ponte sarà in acciaio. Il colore della finitura conclusiva verrà deciso seguendo le prescrizioni della Soprintendenza ai Beni Culturali. Quanto alla passerella, lunga poco più di 40 metri, è “formata da 2 travi isostatiche, larghezza asse di 3 metri”. Il progetto del terzo ponte ciclopedonale nasce all’interno del grande strumento di programmazione che è il Biciplan e la sua realizzazione è stata finanziata con 679mila euro, stanziati dal ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibile. Soprannominato “U Fossu”, il terzo ponte metterà in collegamento riva della Posta e riva Forte Gallo, correndo quasi parallelo all’Umbertino. Destinato principalmente a pedoni e bici, in caso di esigenze di Protezione Civile potrebbe anche fungere da ulteriore via di fuga da Ortigia anche per le auto.
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