Gestire l’emicrania attraverso percorsi e servizi dedicati all’utenza, con un’attenzione più specifica al genere femminile, essendo questa una malattia che colpisce soprattutto le donne. Questa la “mission” del Centro Cefalee dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico “G. Rodolico – San Marco” guidata da Gaetano Sirna, ed in particolare della Clinica Neurologica del Presidio Rodolico diretta da Mario Zappia.
Quest’anno il Centro catanese, gestito con la collaborazione della neurologa Ester Reggio, ha ottenuto un importante riconoscimento dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere della Fondazione Onda, essendo stato inserito nella mappa di 143 centri del Paese che offrono servizi dedicati alla gestione dell’emicrania nelle diverse fasi di vita della donna.
Il progetto di Onda, “Percorsi al femminile per l’emicrania”, patrocinata dalle principali Società scientifiche e Associazioni di pazienti italiane dedicate, con il contributo incondizionato di Teva, è stata presentata oggi a Milano.
Molte le caratteristiche prese in considerazione nella mappatura, tra le quali la multidisciplinarità delle competenze, la garanzia di un protocollo per la gestione dell’emicrania mestruale, un servizio counselling contraccettivo rivolto alla paziente con emicrania o di supporto per la paziente con emicrania che avvia un percorso di procreazione medicalmente assistita, una presa in carico della paziente con emicrania in gravidanza e allattamento, il sostegno psicologico, la promozione di attività di ricerca sull’emicrania nelle diverse fasi di vita della donna e molto altro, sempre nell’ottica della gestione di questa malattia al femminile nelle varie fasi della vita.
L’emicrania in Italia colpisce 6 milioni di persone, di cui 4 milioni sono donne. In età adulta, tra la pubertà e la menopausa, ne soffre più di 1 donna su 4 (il 27 per cento).
Il Centro catanese rappresenta un punto di riferimento per la diagnosi e cura delle cefalee con circa 1000 accessi ambulatoriali l’anno e una netta prevalenza di donne.
“L’emicrania è una forma di cefalea primaria, -spiega la neurologa Ester Reggio-una malattia caratterizzata da attacchi di mal di testa ricorrenti, spesso severi, accompagnati da segni neurovegetativi quali nausea, vomito, fotofobie e fonofobia, cioè fastidio alla luce e ai rumori. Nella donna compare soprattutto dopo il menarca raggiungendo il massimo della sua prevalenza nella quarta e quinta decade di vita, quindi nel periodo di maggiore produttività lavorativa e sociale della persona. Esiste di base una predisposizione individuale, legata verosimilmente a fattori genetici, vi è dunque una familiarità ma l’attacco di cefalea è spesso legato a fattori esterni, trigger, variabili da paziente a paziente, quali stress, fattori metereologici, fattori ormonali nella donna, cambiamenti di routine, sonno irregolare, anche alcuni alimenti o l’alcol”.
“Ogni terapia ed intervento nella gestione della malattia –conclude la specialista- deve considerare le peculiarità del soggetto che ne soffre, a maggior ragione se si tratta di un soggetto di sesso femminile”.