Non si fermano le attività di prevenzione e repressione dei reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, come disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Catania e, in tale contesto, i Carabinieri della Stazione di Caltagirone hanno svolto mirate attività di indagine che hanno portato all’arresto di un incensurato del luogo di appena 19 anni.
Il giovane era stato notato dai militari perché, a bordo della sua Fiat 500 bianca, faceva spesso la spola tra le scuole del paese e la sua abitazione, quindi l’altra sera è scattata l’attività di osservazione, controllo e pedinamento, effettuata in maniera “discreta” dalle pattuglie. Quando, infine, il ragazzo è tornato a casa, i Carabinieri hanno deciso di effettuare una perquisizione, facendo accesso all’interno dell’appartamento al primo piano che il giovane condivideva con la madre e il fratello più piccolo.
Qui, all’interno della camera da letto del 19enne, per la precisione in un cassetto del comodino contenente indumenti intimi, i Carabinieri hanno trovato denaro per 1.000€ in banconote di vario taglio mentre, sulla scrivania, vi era un coltello da cucina intriso di sostanza bianca, verosimilmente perché adoperato per “tagliare” della cocaina.
Nella cucina dell’abitazione, invece, all’interno di un vaso di ceramica con la caratteristica forma siciliana di “testa di moro”, i militari hanno recuperato 2 bilancini e 2 coltelli, anch’essi con le lame incrostate di stupefacente. La perquisizione veniva estesa anche a locali adibiti a ripostiglio situati al piano superiore, uno dei quali era chiuso a chiave. Nel locale che non era munito di porta, i militari hanno subito recuperato un altro bilancino elettronico di precisione e un modesto quantitativo di eroina, avvolta con del cellophane. Poi, riusciti ad entrare nel locale che era chiuso, grazie ad un mazzo di chiavi trovate nella camera del giovane, hanno visto un altro bilancino e un altro coltello sporco di droga.
Nel frattempo, i Carabinieri si sono accorti che nella parte posteriore dell’edificio vi era un altro locale chiuso, una sorta di scantinato, quindi hanno chiesto al ragazzo di aprirlo. Lui, però, forse per scoraggiare una eventuale perquisizione da parte dei militari, ha dichiarato che quel luogo era adoperato soltanto dallo zio. Gli investigatori, però, non hanno mollato la presa e hanno convocato sul posto anche lo zio, alla presenza del quale anche quel locale è stato aperto.
All’interno, in un fusto in plastica, erano state nascoste numerose dosi di marijuana, per un peso complessivo di 3,5 kg. A quel punto il giovane ha ammesso che la droga ritrovata era la sua e non dello zio e, quindi, è stato arrestato.
Nonostante fosse incensurato, il suo tentativo di depistare i Carabinieri ha probabilmente contribuito sulla scelta dell’Autorità Giudiziaria di collocarlo presso la casa circondariale di Caltagirone, dove è stato portato dai Carabinieri. Anche a seguito dell’udienza di convalida dell’arresto, il giovane è permasto in carcere.