Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, ha presentato il dossier ufficiale per la candidatura di Catania a Capitale Italiana della Cultura 2028, nella Sala Vaccarini della Biblioteca Ursino Recupero, un luogo simbolo della ricca storia culturale della città. La presentazione ha avuto luogo davanti a una platea di operatori culturali, rappresentanti istituzionali e numerose associazioni del territorio, con la partecipazione del presidente della Regione, Renato Schifani, e del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno, entrambi sostenitori della promozione culturale e dello sviluppo turistico della regione.
Il sindaco Trantino ha sottolineato che la candidatura è il frutto di un percorso condiviso con oltre cento organizzazioni culturali, caratterizzato da un lavoro comune improntato al dialogo, alla partecipazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale catanese. “Catania si proietta nel futuro con un piano di investimenti e contenuti di grande valore, forte di una storia millenaria di arte, cultura e innovazione”, ha dichiarato, enfatizzando l’importanza della città come centro di produzione culturale e di scambio tra diverse tradizioni. “Questo progetto segna l’inizio di un riscatto e di un vero rinascimento per la città, un’opportunità per Catania di affermarsi come Capitale della Cultura e di promuovere il turismo culturale in Sicilia”.
Il dossier, intitolato “Catania Continua”, riflette il carattere resiliente della città, capace di rinascere e reinventarsi attraverso una visione culturale innovativa e inclusiva. Oltre il 70% dei progetti presentati proviene da una call for ideas che ha coinvolto associazioni, enti del terzo settore, istituti di ricerca, imprese e cittadini, un esempio di partecipazione attiva e di governance culturale. Il presidente della Regione Schifani ha evidenziato il forte potenziale di Catania, sottolineando l’impegno della Regione a sostenere la città in questo percorso, e ha dichiarato: “È un progetto vincente e io ci credo fortemente. Non possiamo perdere questa occasione di promuovere la cultura siciliana e di valorizzare il nostro patrimonio artistico e storico”.
Il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Galvagno, ha aggiunto: “Quando la Sicilia lavora unita può raggiungere grandi obiettivi. Catania ha meriti concreti, ora dobbiamo accompagnare questa candidatura con determinazione e visione, sostenendo lo sviluppo culturale e turistico della regione”. Il dossier si articola intorno a tre “sguardi”: guardare in alto e a fondo, guardare lontano e guardarsi dentro, una riflessione profonda sull’identità culturale della città e sul suo ruolo nel Mediterraneo e nel mondo. Il primo intreccia arte e scienza, dalle profondità marine ai crateri dell’Etna e al cielo stellato, esaltando la bellezza naturale e la ricchezza culturale del territorio. Il secondo apre la città al Mediterraneo e al mondo attraverso residenze artistiche, festival e imprenditoria innovativa, promuovendo la creatività e l’innovazione. Il terzo si concentra su memoria civica, inclusione sociale e rigenerazione urbana, valorizzando il rapporto tra centro e periferie e sostenendo la coesione sociale.
Paolo Dalla Sega di Ptsclas, partner del Comune nella redazione del dossier, ha descritto il progetto come “l’energia di una città che vuole e sa rinascere, connettendo istituzioni, ricerca, imprese, giovani e associazioni”, un esempio di collaborazione e di strategia culturale. L’Etna è la grande ispirazione del progetto, che prende come simbolo l’Etna rappresentato come un marchio vivo e in trasformazione, simbolo di una città che guarda al futuro con energia e forte identità culturale.
L’identità visiva del progetto è stata sviluppata da Industria 01, un esempio di design innovativo e di comunicazione culturale. Il progetto ha beneficiato anche dell’intervento di Angela Tibaldi, Patrizia Braga e dei rappresentanti del Comune Paolo Di Caro e Fabio Finocchiaro, un team di lavoro dedicato e competente.
Anche l’astronauta Luca Parmitano, di origini catanesi, ha espresso il suo sostegno alla candidatura di Catania a Capitale italiana della Cultura 2028, sottolineando l’unicità della città e la sua capacità di accogliere tutte le culture e di non lasciare indietro nessuno, un esempio di inclusione e di tolleranza. La sua nota di sostegno è stata inserita nel dossier presentato al Ministero Italiano della Cultura, un contributo importante per la promozione della cultura italiana e dello sviluppo culturale del Paese. Secondo Parmitano, “Catania è una città unica al mondo, dove la neve si mescola al sale, e una lava antica scorre nelle sue vene. Da sempre crocevia e meta di viaggiatori, si candida a Capitale della Cultura raccogliendo duemila anni di retaggio storico, per farlo evolvere e scrivere insieme il futuro”, un invito a scoprire e a valorizzare la ricchezza culturale e storica della città.