Avvocato condannato per cellulare nel carcere di Palermo

Benedetto Romano, un avvocato di 41 anni del Foro di Brindisi, è stato condannato a due anni e quattro mesi di reclusione per aver introdotto un mini cellulare nel carcere di Palermo e averlo consegnato a Gianlulca Lamendola, un detenuto considerato un boss della Sacra Corona. La sentenza è stata emessa dal giudice Emanuele Nicosia, dopo che il sostituto procuratore Ilaria De Somma aveva chiesto una condanna di tre anni e mezzo.

L’episodio risale a circa dieci giorni fa, quando l’avvocato Romano si era recato in carcere per incontrare il suo assistito Lamendola, condannato in primo grado a 20 anni per associazione mafiosa. Dopo aver superato i controlli di sicurezza, Romano aveva incontrato Lamendola nella sala riservata, dove gli agenti di polizia penitenziaria avevano notato il passaggio sospetto di un oggetto. Immediatamente, il personale di servizio aveva sequestrato un mini cellulare a Lamendola, che era stato denunciato per lo stesso reato per cui Romano era stato arrestato e portato in cella.

L’avvocato di Romano, Alessandro Musso, ha annunciato l’intenzione di ricorrere in appello, sostenendo che ci sono incongruenze da approfondire. Musso afferma che il metal detector non aveva segnalato la presenza del mini cellulare, nonostante il tecnico manutentore abbia sostenuto che il dispositivo avrebbe dovuto rilevare l’oggetto. Inoltre, Musso sottolinea che questo è il terzo mini cellulare trovato in possesso di Lamendola.

Lamendola è stato uno degli ultimi indagati catturati nell’ambito dell’operazione “The Wolf”, condotta dai carabinieri a novembre 2023. Le indagini hanno rivelato che Lamendola, dopo la sua ultima scarcerazione nel 2020, aveva tentato di riprendere il controllo del territorio e degli affari illeciti, scatenando frizioni con altri presunti sodali. I magistrati ritengono che Lamendola sia il capo del clan e sia responsabile di due tentativi di omicidio, due pestaggi, cinque estorsioni e altri reati.

L’Ordine degli avvocati di Brindisi valuterà se applicare una sospensione cautelare a Romano sino a quando non si sarà concluso il procedimento. La sentenza contro Lamendola diventerà irrevocabile a breve.

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