La questura di Catania ha coordinato un’attività di controllo ampio raggio delle attività commerciali, delle strade e delle viuzze di San Berillo, coinvolgendo diversi poliziotti delle volanti e motovolanti, della squadra cinofili dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, della divisione anticrimine, del reparto prevenzione crimine Sicilia Orientale, con l’obiettivo di garantire la sicurezza alimentare e il rispetto delle norme di igiene pubblica. Sono stati coinvolti anche gli agenti della polizia locale, il personale della forestale, il personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, i medici e i tecnici del Dipartimento di prevenzione veterinaria e del Dipartimento di prevenzione, per monitorare la conformità alle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro e la tracciabilità dei prodotti.
L’attenzione degli operatori si è concentrata prevalentemente in via Di Prima, via Sturzo, piazza della Repubblica, via Rizzo e aree limitrofe, dove sono state controllate 7 attività commerciali, tra ristoranti e negozi etnici, pizzerie e chioschi, per verificare il possesso delle autorizzazioni necessarie, il rispetto delle norme sulla sicurezza alimentare e la genuinità dei prodotti, nonché la presenza di eventuali violazioni in materia di lavoro nero e occupazione abusiva di suolo pubblico. In tutti gli esercizi sono state riscontrate diverse gravi criticità amministrative e i gestori sono stati sanzionati per un importo totale di oltre 53 mila euro, a fronte di violazioni alle norme di igiene e sicurezza, tra cui la mancanza di licenze per la vendita di prodotti alcolici e la somministrazione di cibo in modo abusivo.
In una rivendita di kebab, il servizio Igiene Pubblica ha riscontrato carenze igienico-sanitarie e il titolare è stato sanzionato per 1.000 euro, oltre ad aver ricevuto una sanzione di 2.000 euro per la mancanza delle procedure del manuale autocontrollo, che sono fondamentali per garantire la sicurezza alimentare e prevenire eventuali rischi per la salute pubblica. Lo Spresal ha rilevato l’impianto elettrico fatiscente, le uscite di emergenza e le vie di esodo non segnalate, l’assenza della cassetta di primo soccorso, degli spogliatoi per i dipendenti e del cartello indicante il carico massimo del solaio, elevando sanzioni per un totale di 8.200 euro, in quanto queste violazioni possono mettere a rischio la sicurezza dei lavoratori e dei clienti.
Il nucleo operativo regionale agroalimentare Sicilia ha sequestrato 50 chili di prodotti ortofrutticoli privi di tracciabilità, sanzionando il titolare per 1.500 euro e donando i prodotti a un ente benefico, in quanto la tracciabilità dei prodotti è fondamentale per garantire la sicurezza alimentare e prevenire eventuali frodi. Gli agenti della polizia locale hanno rilevato tabelle pubblicitarie e una tenda senza autorizzazione, insieme all’occupazione abusiva di suolo pubblico, contestando sanzioni per 636 euro, poiché queste violazioni possono creare problemi di sicurezza e ordine pubblico.
L’Ispettorato territoriale del lavoro ha appurato la presenza di un lavoratore in nero, applicando la sanzione di 1.950 euro e disponendo la sospensione dell’attività imprenditoriale fino alla regolarizzazione contrattuale del dipendente e al pagamento della sanzione di 2.500 euro, in quanto il lavoro nero è una violazione grave delle norme di lavoro e può mettere a rischio la sicurezza dei lavoratori. La forestale ha sequestrato 15 chili di prodotti ortofrutticoli non tracciati e ha sanzionato il gestore per 1.500 euro, poiché la mancanza di tracciabilità può creare problemi di sicurezza alimentare e prevenire eventuali frodi.
Il settore annona della polizia locale ha riscontrato la mancanza della licenza per la vendita di prodotti alcolici, l’occupazione abusiva di suolo pubblico, la mancata autorizzazione per l’installazione di una tenda e di tabelle pubblicitarie, la somministrazione effettuata fuori dal locale in modo abusivo, la mancata esposizione della Scia e la vendita al dettaglio senza Scia, sanzionando il titolare per 5.542 euro, in quanto queste violazioni possono creare problemi di sicurezza e ordine pubblico. In un’ulteriore rivendita di kebab, i medici veterinari e il Corpo Forestale hanno sequestrato e distrutto 15 chili di alimenti di origine animale non idonei per il consumo umano, sanzionando il titolare per 2.000 euro, poiché la vendita di prodotti non idonei per il consumo umano può mettere a rischio la salute pubblica.
In un negozio etnico di alimentari, sono stati distrutti e sequestrati 15 chili di carne varia non tracciata e ritenuta non idonea per il consumo umano, sanzionando il titolare per 1.500 euro e multandolo per la presenza di tabelle pubblicitarie non autorizzate con una multa di 413 euro, in quanto la mancanza di tracciabilità e la vendita di prodotti non idonei per il consumo umano possono creare problemi di sicurezza alimentare e prevenire eventuali frodi. I controlli hanno interessato anche un ristorante etnico, dove lo Spresal ha provveduto a sanzionare per 3.120 euro e a denunciare il titolare per la violazione delle norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, poiché la sicurezza dei lavoratori e dei clienti è fondamentale per prevenire eventuali rischi per la salute pubblica.
La polizia locale ha rilevato difformità nell’occupazione del suolo pubblico e la presenza di un’insegna e di una tenda abusive, sanzionando il titolare per 5.223 euro, in quanto queste violazioni possono creare problemi di sicurezza e ordine pubblico. In una pizzeria e in un chiosco, la polizia locale ha sanzionato il titolare per l’occupazione abusiva di suolo pubblico e, nel caso del chiosco, per la preparazione di cibo su area pubblica senza autorizzazione, sequestrando tavoli, sedie e il carretto utilizzato, elevando sanzioni per 3.752 euro, poiché queste violazioni possono creare problemi di sicurezza e ordine pubblico. Gli accertamenti sono stati estesi anche alle verifiche stradali, con l’istituzione di diversi posti di controllo nella zona, per garantire la sicurezza stradale e prevenire eventuali incidenti.