I carabinieri della stazione di Castiglione di Sicilia, supportati dal personale del nucleo ispettorato del lavoro di Catania, hanno condotto una serie di controlli anti-lavoro sommerso presso diverse ditte edili del territorio, con l’obiettivo di contrastare il lavoro irregolare e verificare il rispetto delle norme sulla sicurezza nei cantieri edili. Durante uno dei sopralluoghi, svolto in un cantiere edile nei pressi della frazione Verzella, sono state riscontrate gravi irregolarità in materia di sicurezza sul lavoro, che hanno portato al deferimento in stato di libertà dell’amministratore unico della ditta coinvolta, un uomo di 59 anni residente a Palermo. L’imprenditore è accusato di omessa sorveglianza sanitaria nei confronti dei lavoratori, di mancata formazione sui rischi professionali e di non aver predisposto un’adeguata viabilità all’interno del cantiere, violazioni che compromettono la sicurezza dei dipendenti e configurano un reato di omissione di cautele antinfortunistiche.
Inoltre, durante l’ispezione è stato scoperto che un lavoratore su quattro presenti era impiegato “in nero”, senza alcun tipo di tutela previdenziale e assistenziale, motivo per cui è stata adottata la sospensione dell’attività imprenditoriale. In un’altra ditta controllata sono state riscontrate analoghe irregolarità: due lavoratori su cinque erano irregolari e lavoravano senza contratto di lavoro. Al termine delle verifiche sono state elevate ammende per un totale di quasi 5.000 euro, contestate sanzioni amministrative per 4.450 euro e disposto il recupero di contributi previdenziali e assistenziali pari a 2.000 euro, a seguito della constatata evasione contributiva.