Eruzione al cratere Nord-Est dell’Etna dopo 28 anni

Il cratere Nord-Est dell’Etna, il più anziano dei quattro crateri sommitali di questo vulcano attivo, è tornato a manifestare la sua attività eruttiva con un parossismo caratterizzato da spettacolari fontane di lava e emissione di nube eruttiva, segnando il primo evento del genere dopo quasi 28 anni. Questo ritorno all’attività eruttiva rappresenta un momento significativo nella storia del vulcanismo dell’Etna, uno dei vulcani più attivi al mondo. Il cratere Nord-Est, che è stato a lungo considerato meno attivo rispetto agli altri crateri sommitali dell’Etna, con attività limitate a brontolii e occasionali manifestazioni di attività stromboliana, ha avuto in passato un ruolo importante nell’attività eruttiva del vulcano, con una serie di parossismi che includevano fontane di lava e colate, a partire dal 1977, un periodo di grande attività vulcanica.

Il cratere di Nord-Est, nato nel 1911, ha iniziato la sua attività eruttiva nel 1917 con una fontana di lava, introducendo subito un elemento di dinamismo nella storia geologica dell’Etna. Negli anni successivi, ha avuto una serie di parossismi, tra cui una ventina nel 1977-1978, che hanno introdotto nel repertorio dell’Etna i “parossismi a raffica”, considerati eccezionali dai vulcanologi dell’epoca per la loro intensità e frequenza. Dopo una pausa di attività, il cratere di Nord-Est ha avuto altri parossismi nel 1980, 1981 e 1986, prima di un ultimo isolato parossismo nel 1998, segnando una lunga pausa nella sua attività eruttiva. Da allora, il cratere di Sud-Est è diventato il protagonista dell’attività eruttiva dell’Etna, con oltre 100 parossismi negli ultimi 15 anni, affermandosi come uno dei crateri più attivi del vulcano. Il cratere di Nord-Est, invece, è stato superato in altezza dal cratere di Sud-Est nel 2021, dopo oltre 40 anni di essere stato il punto più alto del vulcano, un cambiamento significativo nella morfologia del vulcano. Il recente parossismo del cratere di Nord-Est segna un ritorno alla vita di questo vecchio cratere, che continua a sorprendere con la sua attività eruttiva e a confermare l’Etna come uno dei vulcani più dinamici e imprevedibili del pianeta.

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